Mutui: quali sono le opportunità per i giovani?

Lignius.it ECONOMIA

Vediamo quali sono, concentrandoci anche sui requisiti da soddisfare per accedere all’incentivo.

Lo Stato garantisce ai giovani lavoratori in possesso di determinati requisiti fino all’80% dell’importo richiesto per i mutui per l’acquisto della prima casa. Ci sono interessanti novità in materia di agevolazioni per i giovani italiani intenzionati ad accendere un mutuo per l’acquisto della casa.

Se ci sono i requisiti, lo Stato farà da garante per il finanziamento. (Lignius.it)

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2 ' di lettura. Mutuo prima casa giovani: in questo articolo vediamo insieme quali sono i bonus e le agevolazioni per chi ha meno di 36 anni e sta per acquistare la prima casa (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook). (The Wam.net)

Il boom di domanda per la prima casa. Le premesse per un boom di acquisti di case da parte dei giovani grazie alle possibilità aperte dal decreto Sostegni bis non mancherebbero. Però le banche finora hanno assunto un atteggiamento che potremmo definire ricorrendo a un eufemismo di prudente attesa (Corriere della Sera)

Tra questi il Dl Sostegni bis, varato dal governo Draghi, è intervenuto per introdurre nuove misure per agevolare l’accesso al mutuo per gli under 36 per l’acquisto della prima casa. Le agevolazioni sui mutui prima casa sono di diversi tipi (Consumatore.com)

Mutuo prima casa giovani: i requisiti. Per accedere al mutuo prima casa giovani con fondo garantito dallo Stato questi sono i requisiti: Eccetto alcune banche tutte le altre non pubblicizzano il mutuo prima casa giovani con la garanzia Consap per il 100% del finanziamento. (The Wam.net)

Il panorama dei mutui casa non si limita alle due formule più note ai consumatori, tasso fisso e tasso variabile. In questo caso, bisogna rispettare il vincolo e quindi valutare se il cambio può essere favorevole all’approssimarsi della scadenza. (Immobiliare.it News)

Ecco perchè bisogna cogliere le opportunità che il mercato offre in quel momento per cercare di ridurre l'onere del debito con la surrogga o la rinegoziazione. La mancata negoziazione, tra le due parti (esercente e banca) del regime finanziario di capitalizzazione composta comporta, però, maggiori oneri per il risparmiatore. (ilGiornale.it)