Mafia, estorsioni e truffe all’Inps: colpito il clan Santapaola tra Paternò e Belpasso NOMI FOTO VIDEO

Gazzettinonline INTERNO

l sodalizio mafioso operante in Paternò, e già facente capo ad Alleruzzo Giuseppe cl.

TRAFFICO DI DROGA ED ESTORSIONI. L’indagine, come anticipato, ha permesso anche di disarticolare tre diverse associazioni per delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti.

Il Giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:

Sulla scorta delle sentenze passate in giudicato sopra menzionate, risultava giudiziariamente accertata l’esistenza di un clan mafioso operante in Paternò, diretto e organizzato nel tempo dalle famiglie Alleruzzo, Assinnata e Amantea (Gazzettinonline)

Ne parlano anche altri giornali

Calascibetta, personaggio ben noto all'interno di Cosa nostra, quando venne ucciso avrebbe preso il posto a capo del mandamento di Santa Maria di Gesù in seguito all'arresto dello storico boss Ino Corso. (PalermoToday)

Mafia, droga e truffe all’Inps: 40 arresti. Il sodalizio mafioso operante in Paternò, e già facente capo ad Giuseppe Alleruzzo 86 anni, è stato poi riorganizzato da Domenico Assinnata 71 anni, e dal figlio Salvatore, cl. (Grandangolo Agrigento)

Condorelli denuncia il tentativo di estorsione ai carabinieri, che stanno già indagando e che intercettano una telefonata tra due affiliati Barbaro Stimoli e Daniele Licciardello. Nel mirino del clan di Belpasso decimato dagli arresti dell’operazione 'Sotto Scacco' c'è stato pure il cavaliere Condorelli, il produttore dei torroncini di Sicilia. (Giornale di Sicilia)

Fortunatamente il piano, che sarebbe stato nella testa del boss secondo le esternazioni del pentito, non è mai stato concretizzato Il killer non avrebbe gradito la sentenza di conferma all’ergastolo e per questo avrebbe voluto mostrare la sua rabbia al penalista. (Livesicilia.it)

Sulla scorta delle sentenze passate in giudicato sopra menzionate, risultava giudiziariamente accertata l’esistenza di un clan mafioso operante in Paternò, diretto e organizzato nel tempo dalle famiglie ALLERUZZO, ASSINNATA e AMANTEA (Tele Video Adrano)

La più grande sfida, indubbiamente, fu il Maxiprocesso, dove ebbe l’occasione di conoscere meglio Falcone e Borsellino, due colleghi che divennero presto anche due grandi amici Pietro Grasso: una vita dedicata all’antimafia. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)