Covid, il paziente 1 di Codogno: come sta oggi Mattia

Corriere dello Sport.it INTERNO

Io voglio dimenticare questa brutta esperienza e tornare alla normalità", ha ribadito

Verso i dottori che mi hanno salvato ho un debito di riconoscenza enorme, ma io ora voglio solo dimenticare".

A causa del virus Maestri ha perso lo scorso anno il padre.

"Voglio solo dimenticare.

A parlare così in un'intervista al Corriere della Sera Mattia Maestri, il paziente 1 di Codogno.

(Corriere dello Sport.it)

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21 FEBBRAIO 2020. Era «Venerdì gnocolar», il 21 febbraio 2020: Verona era in maschera, a seguire la sfilata dei carri. È stato un giorno di festa, l'ultimo prima del precipitare degli eventi. (L'Arena)

Codogno non è solo la prima zona rossa d’Italia e la prima vera prova per fermare il virus. ll presidente Fontana ha anche citato il presidente del Consiglio Mario Draghi che nel suo discorso di insediamento al Senato aveva riconosciuto la “profonda ricchezza del nostro capitale sociale, del nostro volontariato che altri ci invidiano” (varesenews.it)

A Codogno, il punto zero dell'epidemia in Italia, è stata inaugurata una targa in memoria dei medici e degli odontoiatri europei scomparsi per Covid-19. Questo piccolo comune lombardo, pochi km a sud di Milano, pochi giorni dopo, veniva dichiarato zona rossa. (Euronews Italiano)

A quei tempi si pensava ancora che il virus fosse cinese quando, all’improvviso, si registra il primo paziente italiano per Covid, in quella che diventerà la tristemente famosa Codogno. Dopo un anno da allora ci troviamo a fare i conti con i negazionisti del covid e con i no-vax, come se i 95. (Il Quotidiano del Molse)

In provincia di Lodi dieci comuni vengono per la prima volta bollati come «zone rosse», qualcosa che si è visto soltanto in televisione, con le immagini di Wuhan. Tutti ricorderanno dove si trovavano o cosa facevano quando l’Italia ha conosciuto il suo "paziente uno". (L'Arena)

La stele, realizzata in pietra di Trani, riporta questa iscrizione: “La città di Monza ricorda i suoi concittadini vittime del Coronavirus, la pandemia che ha colpito il nostro paese nell’anno 2020. Questo ulivo ne sia per sempre memoria viva soprattutto per coloro che non hanno potuto abbracciare i propri cari nell’ultima ora” (Corriere della Sera)