Variante Delta plus, quanto è contagiosa e protezione vaccini: cosa sappiamo

Adnkronos INTERNO

"Si è visto un abbassamento di efficacia - ricorda l'esperto - anche con la variante Delta e ad oggi non c'è una grossissima differenza" con la Delta plus.

Come aggressività non è superiore alla Delta e i vaccini sembrano proteggere e funzionare perfettamente anche contro la variante Delta plus.

"La variante Delta plus di Sars-CoV-2 è da studiare e da seguire" come un'osservata speciale, spiega l'infettivologo Massimo Galli

"Sulla variante Delta plus, quello che sappiamo ad oggi è che la sua contagiosità è superiore del 15-20% rispetto alla Delta. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

Mentre da noi questa variante "c'è, ma non si sta facendo vedere più di tanto". Bassetti rassicura: "Come aggressività non è superiore alla Delta e i vaccini sembrano proteggere e funzionare perfettamente anche contro la variante Delta plus". (Quotidiano.net)

"Si è visto un abbassamento di efficacia - ricorda l'esperto - anche con la variante Delta e ad oggi non c'è una grossissima differenza" con la Delta plus. (Adnkronos)

Come avevamo spiegato in passato, questa variante è estremamente più contagiosa di quella originale, responsabile della prima e della seconda ondata, e della variante alfa, responsabile della terza ondata. (Pagella Politica)

Variante Delta Plus 50 volte più contagiosa del ceppo originario, nuovo allarme in Europa. La variante Delta è ormai prevalente in tutto il mondo, ma ora a preoccupare è la Delta Plus, ancora poco diffusa in Italia ma invece molto più diffusa in Gran Bretagna. (Investire Oggi)

23 novembre 2021 a. Tuttavia, anche se più contagiosa, la variante Delta plus non è più pericolosa di quella attualmente prevalente: "Il pericolo consiste nella maggiore diffusività del virus", sottolinea il professore. (LiberoQuotidiano.it)

Ma quel che preoccupa è che l'indice di contagio sembra destinato a salire ancora. utti gli indicatori d'allarme sono in salita costante: ancora su i nuovi positivi, i ricoveri, l'occupazione delle terapie intensive, i decessi. (La Repubblica)