Lutto nel mondo dello sport, morto lo storico presidente Fia Max Mosley

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Se oggi, infatti, la Formula Uno è diventato uno sport con standard di sicurezza elevatissimi, lo si deve al suo lavoro da presidente del massimo organismo politico del mondo dei motori.

Nel 2008 ha lasciato il posto di leader in seguito ad uno scandalo, adesso il presidente della Fia è l’ex ferrarista Jean Todt.

Negli anni da presidente della Fia (1991-2008), Max Mosley lavorò duramente per aumentare la sicurezza delle monoposto, richiedendo anno dopo anno test sempre più esigenti prima dell’inizio delle stagioni. (Periodico Italiano)

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Nel 1977, insieme a Bernie Ecclestone, Frank Williams e Ken Tyrrell, fonda la Fota (Formula One Teams Association) e nel 1993 diventa presidente della Federazione automobilistica internazionale. Nel 1969 si ritira e fonda la March, scuderia che in 16 stagioni conquista appena tre vittorie. (Quattroruote)

Max Mosley lo trovavi al telefono in ufficio e non solo: in quei primi anni, oltre che in pista, ci vedemmo anche a Bologna, nella sede del giornale e poi a cena. Per quindici anni ancora, passando da un mandato all’altro, Max Mosley resse le sorti dell’automobilismo da corsa e non solo. (FormulaPassion.it)

E' stato uno storico presidente della FIA. Max Mosley è stato per diverso tempo il Presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile: è morto oggi all'età di 81 anni. (AreaNapoli.it)

La storia politica del padre condizionò fortemente la carriera da avvocato e pilota dilettante di Mosley, tanto che dovette faticare per uscire dalla sua ombra. Rimarrà il capo della F1 fino al 2009, l’anno in cui è stato coinvolto in uno scandalo sessuale che ha fatto il giro del mondo. (Il Fatto Quotidiano)

Mosley è stato il presidente della Fia per tre mandati dal 1993 al 2009. Lo storico pilota britannico e presidente della Federazione automobilistica internazionale, Max Mosley, è morto a 81 anni a Londra. (Open)

È uno dei padri della Formula 1 moderna tanto che Bernie Ecclestone ha commentato il lutto: «Ho perso un fratello». Max correva sempre veloce ed a soli 29 anni appese il casco al chiodo (un’età nella quale di solito si esordiva) saltando la barricata (ilmessaggero.it)