Festa della Repubblica, parla Mattarella: il programma del 2 giugno

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POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > Festa del 2 Giugno, no di Emanuele Fiano: le ragioni del deputato PD. Mattarella, dall’altare della Patria alle “Frecce”: il programma per il 2 Giugno. Il Presidente domani, si recherà alla tomba del milite ignoto, all’Altare della Patria per devolvere una corona di fiori.

Mattarella poi tornerà a Roma per assistere ad un concerto che si terrà nel cortile dell’Istituto nazionale delle malattie infettive Spallanzani di Roma, “epicentro” della lotta al Covid nella Capitale. (BlogLive.it)

Ne parlano anche altri giornali

La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati. Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana, fondamentale per il nostro lavoro. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione del "Concerto dedicato alle vittime del coronavirus" nel 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica (Corriere TV)

Published on Jun 2, 2020. Davide Giacalone, ha commentato: Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Dividersi è inaccettabile. Chiede l’unità ma la destra va in piazza. (RTL 102.5)

"La nascita della Repubblica, nel 1946, segnava anch'essa un nuovo inizio. Quella sostanziale unità morale è stata vero il cemento che ha fatto nascere e tenere insieme la Repubblica - ha detto Mattarella -. (La Repubblica)

E ancora: "Qui nella casa comunale di Codogno oggi, come poche ore fa a Roma all'Altare della Patria, è presente l'Italia della solidarietà, della civiltà, del coraggio. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio ai Prefetti d'Italia, in occasione della Festa della Repubblica. (QUOTIDIANO.NET)

Resistere al male, quale esso sia, da ovunque provenga, dalle viscere della natura come da una brutalità della Storia. Quando la sentinella Mattarella dice «sono fiero del mio Paese», guarda allo straziante «prima» ma indica anche una strada, e un desiderio, per il «dopo» che ci sta aspettando. (Corriere della Sera)