Caro energia frena quasi 2 imprese su 3

Sardegna Reporter ECONOMIA

La corsa dei beni energetici, dai carburanti alle bollette, frena quasi 2 imprese su 3 (72%) con il boom dei costi per trasporti, riscaldamento, illuminazione e servizi che pesa sulla ripresa economica del sistema produttivo nazionale.

advertisement. Il caro energia – continua Uecoop – sta squilibrando tutti i parametri di costo fin qui considerati nei contratti già stipulati per la fornitura di beni e servizi o per la gestione di attività sociali, assistenziali ed educative con enti pubblici e privati con la necessità – conclude Uecoop – di adeguare la spesa alla situazione eccezionale che si è venuta a creare

Una situazione che pesa su un comparto ad alto impiego di lavoro come la rete delle 80 mila cooperative italiane con oltre un milione di occupati distribuiti più settori produttivi – sottolinea Uecoop – dai servizi alla logistica, dal turismo all’alimentare, dalla sanità alla scuola, dallo sport agli spettacoli. (Sardegna Reporter)

La notizia riportata su altri giornali

Con ogni evidenza non sarebbe bene prevedere la creazione di nuovo debito solo per coprire spese correnti, è necessario investire. 30 milioni di euro sono una cifra considerevole per le nostre finanze, sicuramente rappresentano l’aumento di spesa più alto di tutto il bilancio annuale dello stato. (San Marino Rtv)

Urge velocizzare la svolta energetica (non si può più parlare di transizione) verso la generazione distribuita e rinnovabile” scrive Italia Solare. I prezzi dell’energia delle ultime settimane e quelli previsti per il 2022 non hanno eguali nella storia del nostro Paese. (Il Fatto Quotidiano)

Ciò avviene, o dovrebbe avvenire, perché ogni impianto di generazione di energia elettrica possiede un suo coefficiente di emissione di CO 2 per ogni kilowattora prodotto. La stessa Arera, poi, parlava degli aumenti dei “permessi di emissioni di Co 2 ” come concausa dell’aumento delle bollette. (Valigia Blu)

Esempi di efficientamento energetico molto semplici sono ad esempio gli interventi di relamping, ovvero il cambio del sistema di illuminazione con uno più moderno, efficiente e a basso consumo. L’efficienza è il rapporto tra l’energia prodotta e quella che serve per produrla. (Il Riformista)

Ribadisco allora quanto detto mesi fa: considerando l’esiguità del territorio e la necessità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, San Marino deve proporsi quale investitore in impianti (eolici, fotovoltaici o idroelettrici) che sono attualmente in valutazione in Italia o altrove in Europa al fine di acquisire diritti ed energia di parte di questi impianti per coprire parte rilevante del suo consumo elettrico. (Libertas San Marino)

Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 mld, nel 2021 di 20 mld. Quella di non avere delle centrali nucleari come invece hanno quasi tutti i paesi europei. (L'Adige di Verona)