Eni e NextChem rafforzano intesa per tecnologie distretto circolare

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(askanews) - Eni e NextChem, la controllata di Maire Tecnimont per la chimica verde, rafforzano la partnership a un anno dal primo accordo.

L'accordo "rientra nella strategia a lungo termine che porter l'Eni ad affermarsi come leader nella produzione e commercializzazione di prodotti decarbonizzati".

Il gruppo sta percorrendo "un piano strategico inedito nell'industria che al 2050 gli consentir di abbattere dell'80% le emissioni carboniche assolute". (Yahoo Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

In questi oltre 50 anni di esperienza, si è sempre dedicata alla produzione di elastomeri termoplastici (TPE-S) sviluppati sulla base delle specifiche richieste del cliente. I tecnici sono inoltre disponibili ad effettuare visite all'impianto produttivo del cliente, con lo scopo di fornire supporto durante la lavorazione del materiale per la messa a punto del prodotto adatto ed assistere a prove di stampaggio congiunte. (Polimerica.it)

Ai progetti di ingegneria in corso per la realizzazione di un impianto “Waste to Hydrogen”, finalizzato alla produzione di idrogeno presso la bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, e al progetto “Waste to Methanol” per la produzione di metanolo nella raffineria Eni a Livorno, si aggiunge un ulteriore tassello a Taranto. (Finanzaonline.com)

Eni e NextChem (Gruppo Maire Tecnimont) rafforzano l’intesa per sviluppare le tecnologie del distretto circolare. A un anno dal primo accordo, Eni e NextChem, la controllata di Maire Tecnimont per la chimica verde, rafforzano la loro partnership. (Alternativa Sostenibile)

Quella sviluppata da NextChem è un’innovazione tecnologica tra le più rilevanti degli ultimi anni nel campo dell’economia circolare e della transizione energetica ed è applicabile ai processi di riconversione di siti brownfield dell’industria tradizionale e pesante. (Il Cittadino on line)

editato in: da. (Teleborsa) – A un anno dal primo accordo, Eni e NextChem, la controllata di Maire Tecnimont per la chimica verde, rafforzano la loro partnership. Il gas – spiegano Eni e NextChem in una nota – sarà successivamente raffinato in due flussi indipendenti: idrogeno, che potrebbe essere destinato alla raffineria Eni per alimentare i processi di idrodesolforazione dei carburanti, e un gas ricco di ossido di carbonio che potrebbe essere impiegato in acciaieria, sia nei processi in altoforno che nelle nuove tecnologie DRI (Direct Reduced Iron). (QuiFinanza)

“Questo offrirebbe un contributo importante anche alla decarbonizzazione dell’industria siderurgica – si legge nella nota stampa diramata dall’Eni -. Questa è una delle direttrici della roadmap di NextChem per la transizione energetica, che ha in portafoglio oltre 30 iniziative innovative, con tecnologie proprietarie, licenze internazionali e contratti di integrazione tecnologica ed EPC” conclude la nota. (Corriere di Taranto)