Prendi i soldi (pubblici) e scappa: Fca dà il benservito all'indotto italiano?

Il Primato Nazionale ECONOMIA

Indotto che, adesso, rischia di essere spazzato via dalla decisione di Fca.

Un piccolo dettaglio per capire chi realmente tirerà le fila, i cui primi effetti li stiamo così già apprezzando.

Fca abbandona l’indotto italiano?

Il settore auto da anni è alla ricerca di strade per comprimere i costi di produzione.

Se la questione, almeno all’apparenza, sembra puramente di carattere organizzativo, ha effetti non secondari dal lato industriale. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altri media

Tanto più che Psa ha già annunciato una nuova piattaforma, da adottare entro il 2023, per i modelli elettrici dei suv e delle berline. Ed è un toccasana nei giorni della grande crisi delle vetture: Fca è in rosso per oltre un miliardo di euro nel primo semestre 2020 e soffre soprattutto il crollo delle immatricolazioni in Europa. (Imola Oggi)

“Fiat Chrysler ha lavorato a stretto contatto con EPA e CARB e continuiamo a farlo su un gruppo di veicoli equipaggiati con motori Tigershark. L’EPA, tramite il portavoce Enesta Jones afferma che Fiat Chrysler sta effettuando un richiamo volontario basato sui test in uso effettuati dall’EPA. (ClubAlfa.it)

Fca e Psa hanno annunciato in una nota congiunta il nome della nuova casa automobilistica che il prossimo anno si inserirà fra i giganti globali, quei costruttori in grado di produrre e vendere dieci milioni di veicoli l’anno. (Il Messaggero)

Prima, avevano rapporti solo con FCA; domani, avranno rapporti anche con PSA, per il tramite di FCA. Però la Rete è andata in fusione con ipotesi allarmistiche: della serie, i fornitori italiani di FCA moriranno. (ClubAlfa.it)

Fiat e Lancia sono le prime vittime della fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e il gruppo PSA. Questo significa che le future Lancia Ypsilon e le nuove Fiat di segmento B saranno targate PSA. (Ultim'ora News)

Molti fornitori dello stabilimento FCA in Polonia sono piccole e medie aziende italiane che operano, in particolare, nell’area industriale torinese. FCA ha, infatti, informato gli attuali fornitori di interrompere le attività di sviluppo per il futuro. (ClubAlfa.it)