Bravo Di Maio, ma non basta: serve una svolta antipopulista anche da destra (di F. Rossi)

L'HuffPost INTERNO

È talmente vero che se ne è accorto anche il principe del populismo italiano, quello che grazie al vaffa generalizzato a all'"abolizione della povertà" annunciata da un balcone è diventato leader politico: Luigi

Quella di oggi è un’Italia affamata di serietà, di normalità, di compostezza.

Quella di oggi è un’Italia che ha bisogno come il pane di uscire definitivamente dalla stagione del populismo, della vuota propaganda, della bieca strumentalità. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Il Popolo della Famiglia e i cittadini italiani chiedono solo una cosa in questi casi: coerenza In nessun Paese al mondo un ministro degli Esteri organizzerebbe la scissione del principale partito e gruppo parlamentare in un tempo di guerra come questo. (Sardegna Reporter)

In particolare per quei "big" fedelissimi di Giuseppe Conte che secondo le regole attuali del Movimento 5 stelle non potranno essere rieletti Ieri 21 giugno al Senato intorno a Draghi non c'era nessun esponente grillino a parte il ministro D'Incà. (Liberoquotidiano.it)

È patetico invece chi un giorno sostiene una tesi opposta a quella abbracciata con ardore il giorno prima senza mai spiegare il perché, legittimo, di un cambiamento così radicale. Non c’è niente di scandaloso nel fatto che Luigi Di Maio sia diventato un fervente fautore dell’alleanza con il Pd, solo che deve spiegare perché fino all’altro giorno considerasse il Pd responsabile dei rapimenti dei bambini di Bibbiano (L'HuffPost)

Mi fece la sensazione di un ragazzo sveglio, pure troppo, che capiva le cose al volo. A proposito: Di Maio ha ancora solo 35 anni (Il Fatto Quotidiano)

Si parlava di 20-30 dimaiani pronti a lasciare il Movimento: in realtà gli scissionisti sono molti di più. “Insieme per il futuro” è il nome del nuovo partitino di Luigi Di Maio (anche se forse sarebbe stato più appropriato “Insieme per il congiuntivo”). (Panorama)

Parte del M5S vuole espellere Di Maio, ma Conte lo blnda. L’ultima implosione è stata provocata dalle aspre critiche dell’attuale ministro degli Esteri ed ex capogruppo della formazione, Luigi Di Maio, al capo del partito, Giuseppe Conte. (Nanopress)