La sindrome dell'Avana colpisce le spie americane: noti quattro nuovi casi

QWERTYmag ESTERI

Le ambasciate americane nel mondo soffrono della ‘Sindrome dell’Avana’: si ammalano dopo aver sentito strani rumori di cricket. Il motivo è un mistero completo.

Le vittime hanno sentito strani rumori e hanno sperimentato vertigini, perdita di memoria e mal di testa

Mal di testa, amnesia e nausea: sempre più personale dell’ambasciata americana ha a che fare con misteriose malattie del cervello.

Di recente, la presunta sindrome dell’Avana ha ucciso quattro dipendenti a Parigi e Ginevra (QWERTYmag)

Ne parlano anche altri giornali

Oltre duecento diplomatici sono stati colpiti dalla misteriosa 'sindrome dell'Avana'. "La Cina vuole dominare il settore delle neuroscienze: la loro Grande Strategia punta a conquistare il primato mondiale entro il 2030 (Liberatv.ch)

Per il professore James Giordano non ci sono dubbi: "Si tratta di un attacco mirato, intenzionale e diretto contro gli obiettivi. – L'America è sotto attacco, ma non conosce né chi sta attaccando né le armi a disposizione. (ticinolibero.ch)

L’America è sotto attacco. Le ultime vittime sono state rivelate dal Wall Street Journal: un dipendente dell’ambasciata di Parigi e tre del consolato di Ginevra, che si aggiungono a una lunga lista (GameGurus)

Gli episodi sarebbero avvenuti al consolato Usa a Ginevra e a Parigi nel corso dell'estate, riferisce il Wall Street Journal. Tra il 2016 e il 2018 circa ventisei membri della rappresentanza statunitense risultarono colpiti dalla sindrome. (Gazzetta dell'Emilia & Dintorni)

di Guido Olimpio. Diplomatici statunitensi basati a Ginevra e Parigi hanno lamentato malesseri. L’ammissione di Blinken e le ipotesi di un’aggressione da parte di agenti nemici. Gli Stati Uniti non conosco ancora le cause della misteriosa sindrome dell’Avana. (GameGurus)

Episodi simili sono successivamente stati segnalati dal personale dell’ambasciata canadese nella capitale cubana, nonché da quello di diverse sedi diplomatiche statunitensi sparse per il mondo, tra cui Guangzhou, Berlino e Vienna. (L'Occhio)