Digital Tax: dai giganti del web solo 42 milioni di tasse nel 2019

Tecnoandroid INTERNO

In questi tre paesi europei i colossi hi-tech riescono a risparmiare moltissimi soldi, grazie ad aliquote sui profitti decisamente vantaggiose.

E no, non stiamo parlando di 42 milioni a testa, ma complessivamente.

Sembra quasi uno scherzo, ma la situazione è migliorata rispetto al lontano 2016, anno in cui erano stati versati solo 11 milioni di tasse.

Questa problematica sottrae di entrate utili i paesi nei quali avvengono le transazioni di queste aziende, grazie ad acute triangolazioni bancarie sulle transazioni di questi colossi. (Tecnoandroid)

La notizia riportata su altri media

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Il governo ha presentato in Parlamento le «Linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza», già note nella bozza approdata alla Commissione interministeriale per gli Affari europei. Ci sarà anche un capitolo fiscale tra le «politiche di supporto» che il governo varerà con le legge di Bilancio insieme al Recovery plan. (ilGiornale.it)

Questa fake news si accompagna a quella esistente con la Virus Tax, presentata come tassa patrimoniale e comunque applicata sui conti correnti, sulle imprese o realtà commerciali senza dire nulla agli italiani. (Zazoom Blog)

42 milioni euro. Arriva dalle colonne de la Repubblica il bilancio di quanto versato dai giganti del web al fisco italiano nel 2019. (News Mondo)

Chi è più in difficoltà nel rispettare questi adempimenti, le imprese o il singolo cittadino? Quanto le domande relative ai bonus Covid fatte da imprese e cittadini hanno complicato e appesantito la vostra attività di commercialisti? (il Resto del Carlino)

Il raggiro è emerso quando il Fisco ha notificato le cartelle esattoriali ai clienti per gli omessi versamenti di imposta. Per "coprire" gli omessi versamenti modificava le attestazioni di avvenuto pagamento all'Erario (che consegnava ai clienti) certificando, in particolare, inesistenti compensazioni dalle quali apparentemente non si rilevavano debiti erariali. (TGR – Rai)