Germania: entro il 2038 addio alle centrali a carbone

Corriere del Ticino ESTERI

Si tratta di uno stanziamento totale da 40 miliardi, per la riconversione economica e il sostegno per la perdita dei posti di lavoro.

Il governo, le imprese del carbone e i principali Länder coinvolti nell’attività mineraria hanno raggiunto un accordo in serata sulla progressiva chiusura delle centrali a carbone che prevede aiuti per 40 miliardi.

Oggi sono stati concordati gli aiuti per sostenere l’uscita nei quattro Länder maggiormente interessati dal processo: Nord Reno-Westfalia, Sassonia-Anhalt, Brandeburgo e Sassonia. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre testate

Si precisano i dettagli dell’uscita tedesca dal carbone anche se restano le critiche da ambo le parti (associazioni ambientaliste da una parte, industrie e utility dall’altra) sul piano concordato tra governo federale e regioni minerarie. (Qualenergia.it)

La Germania ha inteso avviare un processo di decarbonificazione in diverse zone del Paese. La Germania ha avviato, nell’ottica del miglioramento climatico, un piano di decarbonificazione. (CiSiamo.info)

Il primato della Germania. 2,6 miliardi di euro saranno destinati alla zona ovest e 1,75 miliardi ai gestori della zona est del Paese. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Per le centrali elettriche a carbone, le gare d'appalto saranno inizialmente indette in modo che gli operatori possano chiedere la chiusura in cambio di una compensazione. Oggi sono stati concordati gli aiuti per sostenere l'uscita nei quattro Länder maggiormente interessati dal processo: Nord Reno-Westfalia, Sassonia-Anhalt, Brandeburgo e Sassonia. (laRegione)

Il 25% circa della generazione di elettricità da fonti rinnovabili è arrivata dall’eolico, con una capacità di 127 TWh. Il futuro è nelle rinnovabili. La Germania ha raggiunto un traguardo storico nella corsa all’economia verde e a zero emissioni. (Key4biz)

Le compensazioni andranno a finanziarie misure sociali per gli operai delle centrali in chiusura e dell’intero settore. Rispetto alla decisione presa l’anno scorso, si innesta la marcia veloce: nel corso di consultazioni notturne, la cancelliera Angela Merkel e i governatori delle regioni più direttamente interessate hanno concordato di anticipare di tre anni, al 2035. (Meteo Web)