Prosek contro Prosecco: è guerra delle bollicine fra Croazia e Italia

Il Giorno INTERNO

La Croazia ha infatti ripresentato la domanda di registrazione della menzione tradizionale Prosek.

E' guerra delle bollicine fra Italia e Croazia.

La vigna (o meglio il campo di battaglia) nel quale si consuma lo scontro è l'Unione europea.

Due mesi per opporsi. La Commissione europea ha valutato "la conformità ai requisiti di ammissibilità e validita'" della "domanda di protezione della menzione tradizionale Prosek presentata dalla Croazia" e "procederà ora alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea"

La richiesta della Croazia. (Il Giorno)

Ne parlano anche altre fonti

Per l'assessore la linea del "due pesi e due misure" è inammissibile. Nella stesura del dossier non sarà tralasciata la vicenda Tokaji che, anzi, sarà usata come argomentazione al contrario in difesa del Prosecco. (Il Friuli)

"La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata. Bottiglie di Prosek. Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea compare la richiesta, avanzata dalla Croazia, di protezione della menzione tradizionale Prosek: ciò significa che l'Ue, di fatto, formalizza l'avvio del riconoscimento della denominazione del vino che richiama l'italiano Prosecco. (TGR – Rai)

A nulla valgono le rassicurazioni della Commissione- continua Borgonzoni- secondo cui il 'prosek croato' non avrebbe nulla in comune con il nostro Prosecco. Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". (Adnkronos)

"Dobbiamo fare squadra per proteggere il nostro prodotto e il nome Prosecco ma anche per non creare pericolosi precedenti", tuona il consorzio Prosecco Docg. Dunque, afferma il commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, “procederà ora alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea” (La voce di Rovigo)

«Senza nulla togliere alla tradizione enologica del popolo croato - aggiunge il consigliere regionale di Fratelli d'Italia - il via libera dell’Ue al Prosek va contrastato con forza. (TrevisoToday)

Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. La vicenda nasce quando la Croazia chiede il riconoscimento della denominazione Prošek come menzione tradizionale da abbinare a un vino bianco locale simile al passito. (La Tribuna di Treviso)