A Roma spunta un murales con Fedez che cavalca il cavallo della Rai

«Riforma dei lavoratori dello spettacolo», «Censura tv pubblica», Ddl Zan, «Stop omofobia», «Superlega», «Provita o profitti?» sono alcune delle frasi con cui è segnato il cavallo Rai e degli argomenti di cui ha parlato proprio Fedez nel suo intervento al concertone del Primo maggio.

Redazione. Franco Pasqualetti

Il murale di Harry Greb è apparso questa notte in via Podgora, all’incrocio nel quale si trova la sede della tv pubblica. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri media

L’opera, che si trova in via Podgora a Roma (a 2 passi dalla sede Rai), è intitolata “Non è la Rai” e riporta l’attenzione sui contenuti del discorso del rapper milanese durante il Concerto del Primo Maggio: “Riforma dei lavoratori dello spettacolo“, “Censura tv pubblica“, “Ddl Zan“, “Stop Omofobia” alcune delle frasi con cui è segnato il cavallo Rai. (Il Fatto Quotidiano)

In lizza anche diversi giornalisti tra cui Stefano Sedazzari (capo ufficio stampa del Pd in Senato), Stefano Menechini (ex portavoce del ministro dell’Economia e capoufficio stampa della Camera) e Luca D’Alessandro (responsabile comunicazione e relazioni istituzionali in Forza Italia). (LaPresse)

Con la pubblicazione di un video con cui ha accusato la Rai di censura, Fedez ha ottenuto consenso e riaperto il dibattito sulle ingerenze politiche nella televisione pubblica. Non è la Rai, questo il titolo dell’opera, vede il cantante in sella al cavallo della sede di viale Mazzini, simbolo dell’azienda. (Open)

E' il murales spuntato nottetempo in via Podgora, a Roma, la strada che costeggia la sede principale della tv pubblica. (Gazzetta di Parma)

Il murales ritrae Fedez che doma un cavallo, simbolo della Rai. Contattato da Romatoday Harry Greb ha dichiarato di aver realizzato il lavoro riflettendo su ciò che è accaduto (RomaToday)

Fedez che doma il cavallo della Rai: il murales a Roma. Nell’opera di Greb invece Fedez è ritratto come un cavaliere di altri tempi ma con le scarpe Nike ai piedi (per fortuna niente cappellino, altrimenti la Lega si sarebbe arrabbiata). (LA NOTIZIA)