Il Museo del Calcio ricorda il Grande Torino

Calcio e Finanza SPORT

Nel giorno che ha segnato la tragedia di Superga, il 4 maggio, il Museo del Calcio, che raccoglie la storia della Nazionale, espone una serie di oggetti dedicati alla memoria del Grande Torino.

Il Museo del Calcio ha voluto ricordare il Grande Torino, il suo comporre quasi per intero la squadra Nazionale, la sua storia, il senso di appartenenza e il suo legame forte con le generazioni

Nella prima sala, infatti, si trova la teca con la maglia di Virgilio Maroso (dono di Bruno Giorgi), indossata in occasione della tournée in Brasile del Grande Torino nell’estate del 1948. (Calcio e Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

“Ho promesso a mio padre che avrei mantenuto vivo il ricordo di suo fratello, venendo qui io vedo lo zio Mario, la nonna, il nonno e mio papà”, ha dichiarato commossa la donna (LaPresse)

Così domani nel giorno del 72esimo anniversario della tragedia che vide sparire il Grande Torino non è prevista nessuna commemorazione ufficiale sulla collina che domina Torino, il luogo dello schianto del trimotore. (La Stampa)

Il 4 maggio del 1949 il trimotore I-Elce che trasportava i giocatori e la dirigenza del Torino si schiantò contro la basilica di Superga. Tutti i passeggeri del volo morirono nell'impatto: i giocatori, lo staff, i dirigenti, l'equipaggio e tre giornalisti sportivi. (Video - La Stampa)

Il patron granata alla celebrazione a 72 anni dal disastro aereo. (LaPresse) Urbano Cairo, presidente del Torino, invitato da Franco Ossola – figlio dell’attaccante del Grande Torino – ha letto i nomi delle vittime del disastro aereo di Superga, dove morirono 31 persone tra cui l’intera squadra granata di ritorno da un’amichevole con il Lisbona. (LaPresse)

Lo rammenta ancora quel pomeriggio di 45 anni fa? Bisogna stare attenti, non creare assembramenti e una cerimonia per il Grande Torino a Superga rischiava di essere un'occasione di contagio (newsbiella.it)

Presenti di fronte alla lapide soltanto i parenti più stretti delle vittime, tra questi i figli di Ossola ed Erbstein, i nipoti di Rigamonti e Bacigalupo. Per il secondo anno consecutivo, causa covid, infatti non sono presenti i tifosi granata in consueto pellegrinaggio alla lapide: “I tifosi solitamente erano migliaia, mancano molto, speriamo di rivederli presto”, ha aggiunto Cairo (LaPresse)