A Milano presidio per Sergio Ramelli tra saluti romani e misure anti-Covid saltate

Corriere della Sera INTERNO

Ottocento militanti di estrema destra hanno partecipato nella serata di giovedì al presidio per Sergio Ramelli in via Paladini, a Città Studi.

Gli investigatori della Digos e della polizia scientifica hanno filmato la manifestazione e gli autori dei saluti romani saranno identificati nei prossimi giorni dagli investigatori.

I manifestanti non hanno potuto sfilare in corteo, come previsto dalle disposizioni del questore Giuseppe Petronzi, ma solo con un presidio statico. (Corriere della Sera)

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Ramelli morì il 29 aprile, oltre un mese e mezzo dopo l’aggressione, a causa dei traumi riportati. I responsabili tuttavia furono identificati solo dieci anni dopo l’accaduto e riconosciuti responsabili di omicidio volontario al termine dei tre gradi di giudizio del processo durato da 1987 al 1990” (ilSaronno)

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Gli omicidi di Ramelli e Pedenovi. L'omicidio di Sergio Ramelli fu commesso a Milano, in via Paladini angolo via Amedeo, nei pressi dell'abitazione. «Penso alle morti di Ramelli, Pedenovi e anche a quella di Calabresi che sono state tutti negli anni '70», ha commentato Sala. (MilanoToday.it)

"Iniziammo la nostra battaglia nell'86 quando venimmo a conoscenza di una strada intitolata a Sergio Ramelli nel vicentino - ricorda Bassano Rinaldi, ex consigliere dell'Msi, oggi 86enne -. La famiglia di Ramelli era di San Martino in Strada per cui ritevamo giusta un'intitolazione a Lodi. (IL GIORNO)

La proposta era stata discussa e approvata all’unanimità dalla Commissione antimafia il 14 gennaio scorso,. Pietro Sanua è stato segretario e poi presidente provinciale dell’Associazione nazionale venditori ambulanti. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Un atto simbolico, un modo per affidare e rinnovare una memoria collettiva tesa alla costruzione di una società libera dalle mafie. “Quando Silvia e Annalisa sono state strappate ingiustamente alla vita io c’ero (Tarantini Time)