Facebook, il Garante chiede un servizio per la verifica del furto dei dati

L’Autorità suggerisce inoltre alcuni rimedi per limitare i problemi che possono derivare dal furto e dalla diffusione online delle informazioni personali.

L’Autorità richiama inoltre tutti gli utenti interessati dalla violazione alla necessità di prestare, nelle prossime settimane, particolare attenzione a eventuali anomalie connesse alla propria utenza telefonica”.

Insomma, un vero e proprio vandemecum per evitare spiacevoli sorprese, nei limiti del possibile. (Webnews.it)

Ne parlano anche altri giornali

In questi giorni è stata pubblicata un'enorme banca dati ottenuta rubando le informazioni di 533 milioni di profili Facebook. . Addio smartphone Lg: ufficiale la chiusura della divisione telefonia dell'azienda. (corriereadriatico.it)

Questa notifica informa gli utenti di una vicenda che risale al 2018, quando l’Agcm ha multato Facebook per una pratica commerciale scorretta. Ora, per non incorrere in nuove multe, Menlo Park è corsa ai ripari e ha iniziato a diffondere un comunicato nel quale approfondisce la vicenda (Wired.it)

Nomi e cognomi, numeri di cellulare, indirizzi di posta elettronica rubati e chi più ne ha più ne metta. Un episodio del genere era già accaduto nel 2019, quando ad essere sottratti e messi in un database online sono stati circa 210 milioni di numeri di telefono, tutti connessi a rispettivi account Facebook. (Il Capoluogo)

Come controllare se il proprio profilo è stato compromesso. Tante, troppe, infatti le persone coinvolte nella vicenda. Il primo passo da fare consiste nel controllare se i propri dati siano stati o meno compromessi. (Io Donna)

Le informazioni includevano numeri di telefono, ID Facebook, nomi completi, luoghi, date di nascita, biografie del profilo e, in alcuni casi, gli indirizzi e-mail degli utenti Facebook non ha informato i suoi 533 milioni di utenti le cui informazioni personali sono state ottenute in seguito ad un leak avvenuto nel 2019 e non ha intenzione di farlo. (Sputnik Italia)

Dati finiti gratis in rete, grazie ad un sito per hacker. È possibile verificarlo grazie al sito web che dà la possibilità gratuitamente di scoprire se le proprie informazioni personali sono tra quelle sottratte da Facebook. (Studio Cataldi)