Afghanistan, viaggio nella prigione di Bagram

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I talebani hanno preso il controllo della principale prigione militare del Paese nell'ex base americana. (LaPresse) – Dopo la caduta del governo di Kabul e il ritiro delle truppe Nato, anche il carcere di Bagram, la ‘Guantanamo dell’Afghanistan’ è passata in mano ai talebani spesso al centro di polemiche e accuse di tortura e abusi sui detenuti quando era sotto il controllo degli Stati Uniti e dell’ex governo afghano. (LaPresse)

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Perseguitata da due regimi, eppure resiliente e fiera: è a questa gente che Papa Francesco si rivolge, recandosi nel luogo più sacro, dove un lungo muro nero porta incisa la scritta ‘Ricorda’, in ebraico e in slovacco. (LaPresse)

religione. Papa Francesco: Abbiate radici salde senza arroccamenti. Il pensiero ai nuovi Beati: il cardinale Wyszyński ed Elisabetta Czacka. Con uno sguardo alla vicina Polonia infine il Papa non ha mancato di menzionare i due nuovi beati elevati agli onori degli altari proprio oggi a Varsavia. (San Francesco Patrono d'Italia)

Circondato da fronti impegnati nelle “lotte per la supremazia”, il Papa esorta la Slovacchia a continuare a essere un esempio, a riaffermare il suo “messaggio di integrazione e di pace” (LaPresse)

È iniziato questa mattina presto il 34° viaggio apostolico internazionale di papa Francesco che si reca a Budapest per la conclusione del 52° Congresso eucaristico internazionale e in Slovacchia. Come di consueto, nel momento di lasciare il territorio italiano, Francesco ha fatto pervenire al presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, un telegramma in cui si legge: “Nel momento in cui mi accingo a partire per Budapest in occasione della giornata conclusiva del Congresso eucaristico internazionale, diretto poi in Slovacchia per incontrare i fratelli nella fede e gli altri abitanti di quella nazione, mi è gradito rivolgere a lei, signor presidente, e all’intero popolo italiano il mio cordiale pensiero che accompagno con auspici di serenità e di generoso impegno per il bene comune” (Corriere Cesenate)

Ma il seme del Papa è gettato, chissà se Orban lo raccoglierà Parla, Papa Francesco, di rigurgiti antisemiti, di «minaccia che ancora serpeggia in Europa», una «miccia da spegnere», e chiede al Vecchio Continente di ritrovare le «radici cristiane». (ilGiornale.it)

In un mondo che “ha bisogno di porte aperte”, il Papa Bergoglio consegna alla comunità ebraica di Bratislava la sua promessa: “Siamo uniti nel condannare ogni violenza, ogni forma di antisemitismo, e nell’impegnarci perché non venga profanata l’immagine di Dio nella creatura umana” (LaPresse)