Eni, Descalzi: rivista strategia, in 2020-21 tagli per 8 mld

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Lo ha sottolineato l'ad di Eni, Claudio Descalzi, commentando le azioni messe in atto da Eni con la revisione della strategia di breve e medio termine per gli effetti della pandemia da Covid-19 con tagli degli investimenti e dei costi.

Roma, 30 lug.

Ciò comporterà una variazione del profilo di crescita della produzione upstream, mentre gli obiettivi già fissati per gli altri business, che stanno dando prova di grande resilienza, potranno essere rilanciati grazie all'allocazione di risorse aggiuntive", ha aggiunto Descalzi

(askanews) - "Nel periodo che definisco il peggiore nella storia dell'industria Oil&Gas, colpita dagli effetti della pandemia e della 'guerra dei prezzi', la reazione di Eni è stata pronta e radicale". (Yahoo Finanza)

La notizia riportata su altri media

"A tal fine – conclude la nota – le parti intendono sottoscrivereche tratterà di questi temi oltre che di salute, sicurezza e ambiente, asset integrity, ricerca e innovazione tecnologica e sviluppo delle competenze interne". (Teleborsa)

Il primo semestre del 2020 ha rappresentato infatti per Eni il peggior semestre nella storia: rosso di 7,34 miliardi di euro, taglio netto del dividendo, utile operativo in calo. I prezzi sono crollati insieme alla domanda per la crisi sanitaria e le tensioni geopolitiche. (FormulaPassion.it)

Sommata al rosso di 2,93 miliardi dei primi tre mesi la perdita netta è di 7,33 miliardi (+1,5 miliardi lo scorso anno). Nel dettaglio, il secondo trimestre ha una perdita netta di 4,4 miliardi, contro l'utile di 424 milioni registrato nello stesso periodo del 2019. (ilGiornale.it)

Tutto cio' ci ha consentito di mantenere una generazione di cassa superiore all'esborso per investimenti e di non intaccare la riserva di liquidità di circa 18 miliardi al 30 giugno". (AGI - Agenzia Italia)

Per il 2021 programmati ulteriori 2,4 miliardi di tagli, pari al 30% di quanto originariamente previsto per lo stesso anno a piano. Quanto alla liquidità, Eni si dice ben posizionata per superare l’attuale downturn del mercato grazie alla resilienza del portafoglio di asset oil&gas a contenuto break-even ed alla solida situazione patrimoniale. (QuiFinanza)

A febbraio la cedola del 2020 era invece prevista a 89 centesimi. Di conseguenza il gruppo ha tagliato di 4,7 miliardi gli investimenti previsti nel quadriennio 2020-2023 (a 27 miliardi di euro) e ha rivisto al ribasso la politica di remunerazione degli azionisti. (Il Fatto Quotidiano)