“Cosa sarebbe successo se Libero avesse scritto ‘Cancellare la Segre?'”. Feltri contro Repubblica

Il Primato Nazionale INTERNO

“Cari colleghi dell’Ordine, stamane la Repubblica reca in prima pagina il seguente titolone di apertura: Cancellare Salvini.

Cosa sarebbe successo se Libero avesse scritto a caratteri cubitali: Cancellare la Segre?

Roma, 15 gen – “Cosa sarebbe successo se Libero avesse scritto: ‘Cancellare la Segre?‘”.

“Viviamo in un Paese strano dove oggi uno dei principali quotidiani in edicola ha come mega titolo a 9 colonne ‘Cancellare Salvini’. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altre testate

Per Verdelli «Salvini sa leggere» e avrebbe «capito benissimo il senso del titolo». Proprio il direttore di Repubblica, nel suo fondo di ieri, ha già detto la sua, replicando in modo peraltro molto duro al leader del Carroccio che vedeva in quel titolo un chiaro incitamento all'odio. (ilGiornale.it)

Il commento di Feltri sul caso dei bambini divisi a scuola in base al reddito: "Immigrati e sfigati di periferia abbassano il livello". Bambini divisi a scuola in base al reddito. I genitori degli alunni hanno esposto le loro lamentele dopo essere venuti a conoscenza del trattamento riservato ai propri figli. (Notizie.it )

Infine, restando sempre sul tema matrimonio, l’incontenibile giornalista si sente di elargire un consiglio: “Di vivere in solitudine, è la cosa migliore di questo mondo. Con mia moglie ci vediamo tutte le sere, le voglio bene e c’è un rapporto di affetto che non ho mai avuto con nessun altro. (Italia Sera)

Se in una classe di venticinque alunni, quindici sono immigrati o sfigati di periferia, il grado culturale complessivo della medesima non sarà eccelso. La verità è che se la società non è omogenea, neppure la formazione può esserlo per scontati motivi. (Il Primato Nazionale)

In questi giorni è uscito un libro di Ratzinger in cui si ribadisce l' utilità del celibato dei preti. Dove sbaglia uno di essi interviene l' ltro e gli errori si evitano. (Liberoquotidiano.it)

È come se un cittadino prendesse un treno che sa quando parte ma non sa quando arriverà a destinazione", ha detto il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin intervenendo a Studio 24, su Rainews 24. (Liberoquotidiano.it)