Cuba, uno schiaffo all’imperialismo che brucia ancora

L'AntiDiplomatico ESTERI

La “pace mondiale” sarebbe stata impostata in base a leggi redatte dalle Nazioni Unite e dettate dal Consiglio di Sicurezza.

Oggi, Cuba produce 8 degli 11 vaccini necessari al contesto nazionale e li esporta a oltre 30 nazioni

E, per questo, Cuba continua a rappresentare un sonoro schiaffo, sferrato nel grande Novecento, che brucia ancora all’imperialismo.

Il grande capitale nordamericano iniziò la Seconda guerra mondiale già con un preciso disegno imperiale con il quale portò a termine la completa compenetrazione tra potere politico e potere economico. (L'AntiDiplomatico)

Ne parlano anche altri media

Finisce così la dinastia dei Castro a Cuba. E ora, per la prima volta alla guida dell’isola e del partito non ci sarà un Castro. (Business Insider Italia)

Si conclude così la transizione del governo dell’isola alla generazione nata dopo la vittoria della Rivoluzione di Fidel del 1959. Uscito Raúl, al vertice del Pc, partito único e «forza dirigente» del paese, non vi è alcun rappresentante della famiglia Castro. (Il Manifesto)

Raul Castro, fratello d Ma le difficoltà che l'isola si trova ad affrontare sono molte. (La Verità)

"Diaz-Canel è stato eletto primo segretario del Comitato centrale del partito comunista di Cuba in occasione dell'ottavo congresso del PCC", ha annunciato il partito su Twitter. ome previsto, Miguel Diaz-Canel prende ufficialmente il posto di Raul Castro come leader di Cuba. (AGI - Agenzia Italia)

Castro ha dichiarato di avere la «soddisfazione di affidare la guida del Paese a un gruppo di leader preparati, rafforzati da decenni di esperienza nel passaggio dalla base alle alte responsabilità, impegnati nell'etica della rivoluzione, identificati con la. (Il Mattino)

Si compie così l’ultimo gesto di una svolta che proietta l’isola in un futuro ancora pieno di incertezze ma anche di speranze. Con il pugno alzato sorretto da Raúl Castro, il presidente Miguel Diáz-Canel prende le redini di Cuba e viene nominato primo segretario del Partito Comunista. (la Repubblica)