CORONAVIRUS - La maschera di Decathlon diventa un respiratore: partiti dal Canavese i primi pezzi

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QC QuotidianoCanavese INTERNO

La collaborazione tra l'azienda che distribuisce le maschere e chi si occupa di progettare i pezzi ha dato vita alla «maschera riadattata».

E come lui tanti altri makers.

Il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto, ha lanciato con orgoglio la notizia che tra i tanti makers che stanno contribuendo a questa piccola ma importantissima invenzione c'è anche un cuorgnatese, Simone Paris.

Ne è nato così un brevetto tutto italiano che trasforma la maschera da snorkeling «Easybreath» commercializzata da Decathlon in una maschera per respiratori ospedalieri. (QC QuotidianoCanavese)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono state sperimentate la notte scorsa su pazienti ricoverati in ospedale a Como. Questa mattina l’aggiornamento: “Le maschere questa notte hanno funzionato, per cui andiamo avanti. (Il Notiziario)

L’ha inventata la società bresciana Isinnova modificando una comune maschera venduta da Decathlon Italia. "La chiave di distribuzione utilizzata sarà la quota di accesso abitualmente adottata per la ripartizione dei fondi statali". (La Repubblica)

E’ quanto accade in questi giorni in cui una maschera da snorkeling brevettata dal colosso francese Decathlon, diventa il prototipo di un ventilatore polmonare d’emergenza. A suggerire l’idea di trasformare la maschera da snorkeling in ventilatore polmonare, il medico Renato Favero ex primario dell’ospedale di Gardone Valtrompia. (Tecnoandroid)

L’appello a chi possiede stampanti 3D: “Date una mano alla Protezione civile” | Ansa - CorriereTv. (Corriere della Sera)

Ma l’opera dell’azienda bresciana dimostra come nelle difficoltà, il genio e l’impegno diventa solidarietà viva nei confronti dei più deboli. E che si è subito resa disponibile a collaborare, fornendo il progetto della maschera. (La Luce di Maria)

Si è arrivata a una maschera C-PAP ospedaliera per terapia subintensiva: l'idea è stata di Cristian Fracassi di Isinnova e per realizzare le valvoce c'è stato il contributo fondamentale di Fab Lab Brescia, che ha riunito stampatori in 3d volontari che hanno realizzato le valvole necessarie a far funzionare la maschera. (L'Arena)