La lezione della Norvegia che non rivela i nomi delle vittime del terrorista arciere

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L'HuffPost ESTERI

È stato condannato alla pena massima prevista in Norvegia: 21 anni, estendibili solo se il carcerato non mostra di essere stato “rieducato”.

Imbracciano pistole e fucili soltanto se servono, cioè quando devono catturare criminali armati, come l’altra sera.

Sarà così almeno evitato lo spettacolo dei giornalisti assiepati davanti alle case delle vittime per chiedere ai parenti se hanno perdonato l’assassino. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

Lo hanno detto i servizi di sicurezza che al momento non hanno alzato il livello di allerta nel Paese. Alcuni media norvegesi riferiscono di un video postato in rete nel 2017 dal killer di Kongsberg, Espen, in cui dichiara, con toni epici e deliranti, di essere musulmano (Il Giornale di Vicenza)

Non è esclusa l'ipotesi di un atto terroristico esteri. Armato di arco e frecce ieri pomeriggio l'uomo ha ucciso 5 persone e ferito altre due, a Kongsberg, prima di essere fermato dalla polizia. (TG La7)

di Marta Serafini. Per il momento niente carcere per il 37enne che ha ucciso cinque persone con arco e frecce. Le autorità stesse non hanno per il momento escluso la pista del terrorismo dalle indagini su Espen Andersen Brathen. (Corriere della Sera)

Sui social però molti mettono in guardia sulla reale identità dell’uomo indicato con quel nome perché potrebbe trattarsi di una fake news: solo quando la polizia diffonderà ufficialmente il nome si potrà sapere di più. (Ck12 Giornale)

L’uomo, ora accusato di omicidio, aveva annunciato in inglese in un video postato su Facebook la sua conversione all’Islam. Qui il suo volto in un video (Corriere TV)

Il primo ministro norvegese incaricato, Jonas Gahr Stre, ha definito l’attacco “un atto crudele e brutale”. E ciò che emerge dalle prime indagini è che si tratti di un atto di terrorismo, con l’uomo si era recentemente convertito all’Islam. (Il Fatto Quotidiano)