Condorelli, re dei torroncini, denuncia il pizzo: 40 arresti

Corriere della Sera INTERNO

Quella denuncia ha fornito una ulteriore spinta all’inchiesta «Sotto scacco», avviata nell’ottobre 2017 grazie alle dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia — che oggi ha portato a 40 arresti, dieci dei quali ai domiciliari, tra Catania, Siracusa, Cosenza e Bologna.

Condorelli aveva denunciato il tentativo di estorsione ai carabinieri, che stavano già indagando sul clan e che, a quel punto, avevano intercettato una telefonata tra due affiliati Barbaro Stimoli e Daniele Licciardello. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Una minaccia che non ha "piegato" l’imprenditore che ha denunciato il tentativo di estorsione ai carabinieri. L’episodio è emerso nell’ambito dell’inchiesta "Sotto scacco" della Dda di Catania sfociato nel blitz dei carabinieri del comando provinciale etneo con 40 arresti. (RagusaNews)

Esordisce così il sindaco di Belpasso, DanieleMotta, in riferimento alla denuncia contro il pizzo dell’imprenditore dell’industriadolciaria, Giuseppe Condorelli. “Il coraggio di Giuseppe Condorelli è il simbolo di un’impresa che non si arrende, combatte per la legalità e ha fiducia nelle istituzioni. (Livesicilia.it)

Diciamo che adesso posso tirare un sospiro di sollievo, dopo due anni mi sento di certo più tranquillo. È stato due anni fa, sono andato subito a denunciare, finora ne avevo solo parlato con mia moglie, neanche i nostri figli sapevano nulla. (Il Fatto Quotidiano)

"Il gesto di Giuseppe Condorelli e della sua azienda che denuncia un fatto cancrenoso per quanto riguarda la Sicilia, facendo arrestare quaranta persone, è un fatto che non può non farmi esprimere personalmente tutta la mia vicinanza a lui e non per la reciproca collaborazione lavorativa che abbiamo avuto per anni e anni, ma come persona,come amico che è stato sempre in prima fila per combattere questo modo di pensare così osceno". (CataniaToday)

Il cavaliere Giuseppe Condorelli, titolare dell’omonima e storica azienda con sede a Belpasso, ha denunciato le richieste estorsive provenienti dal clan Santapaola Ercolano. E’ un esempio da seguire e da premiare poiché rappresenta l’antimafia dei fatti e non delle parole (CataniaToday)

Così l’imprenditore Giuseppe Condorelli sulla solidarietà ricevuta in Aula dal Pd ed espressa anche dal ministro Mara Carfagna. «Oggi siamo tutti Condorelli», ha detto nell’Aula della Camera Walter Verini del Pd mentre, con tutti i suoi colleghi, mostrava dei torroncini prodotti dall’azienda siciliana di Condorelli, che «ha denunciato la mafia che gli chiedeva il pizzo». (La Sicilia)