Sanità, arriva la proroga per stabilizzare i precari e scorrere le graduatorie per gli idonei

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È una scelta giusta che migliorerà la qualità delle loro vite e renderà il Servizio Sanitario Nazionale più forte, a vantaggio di tutti noi”, aggiunge Speranza.

E lo scorrimento delle graduatorie in sanità per l’assunzione anche di idonei non vincitori.

– Una proroga delle norme per la stabilizzazione dei precari del Servizio sanitario nazionale, medici, infermieri e tecnici, fino al 2022.

Questo il testo dell’emendamento: “Dopo l’articolo 55 aggiungere il seguente: Art. (Quotidiano online)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(codice errore:826043701). . Il contenuto potrebbe essere trovato attraverso il nostro motore di ricerca La pagina richiesta non è disponibile. (Quotidiano Sanità)

Tra questi, il segretario generale della Cisl Funzione pubblica Calabria, Luciana Giordano, il quale ha evidenziato come l’emendamento del Ministro Speranza non risolva i problemi dei precari calabresi. (Quotidiano del Sud)

"Abbiamo deciso di collegare alla legge finanziaria un disegno di legge per il riordino della materia del ticket, la modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria. Basta tagli e più risorse per il Sistema sanitario nazionale". (Adnkronos)

75/2017 presentata in Parlamento da Speranza, che consente la proroga fino al 31 dicembre 2022 del termine ultimo per le stabilizzazioni dei Lavoratori precari della sanità, rappresenta, infatti, una prima risposta agli impegni che il ministro aveva assunto in quell’occasione. (Corriere della Calabria)

Ma le richieste dell’AIM sono di più ampio respiro: «Chiediamo che il Legislatore intervenga il prima possibile per porre fine alla stagione delle sanatorie in sanità e per ripristinare il normale corso dei concorsi per l’accesso ai ruoli dirigenziali del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo prospettive occupazionali stabili e meccanismi di selezione e progressione di carriera meritocratici e trasparenti». (InSanitas.it)

Inoltre stabilisce che i tre anni di anzianità necessari come requisito possano essere maturati fino al 30 giugno del 2019. In tal modo la platea dei beneficiari sarebbe più ampia, con ricadute positive sia sui livelli occupazionali che sull’erogazione dei Lea». (InSanitas.it)