Una farmacista lucana nella ''trincea'' Covid

La Siritide INTERNO

Il suo impegno è anche quello di occuparsi della continuità terapeutica per i pazienti sieropositivi che non possono in nessun modo interrompere una terapia salvavita.

Ma più di ogni altra cosa- aggiunge - esortare tutti a rimanere a casa”.

Lì dove vivono il papà Giovanni e la mamma Maria Nicodemo e dove torna ogni qualvolta gli impegni di lavoro glielo permettono.

“Lavoro in una delle regioni più ricche d’Italia, una regione che mi ha dato tanto, forse tutto. (La Siritide)

La notizia riportata su altre testate

“Purtroppo – coninua Brescia – in occasione di questa epidemia da Covid19, diffusasi in maniera così rapida e generalizzata, le Farmacie hanno avuto enormi problemi nell’approvvigionarsi dei dispositivi di protezione individuale. (La ringhiera)

“Molti clienti anziani vengono tutti i giorni per chiederle e anche questo non va bene” ha sottolineato Vola. Non va bene perché c’è troppa gente che viene in farmacia per delle cose che non sono assolutamente fondamentali. (La Nuova Provincia - Asti)

È quanto afferma Giancarlo Tagliaferri, consigliere di Fratelli d’Italia, a proposito delle disposizioni emanate dalla Regione che affidano al volontariato la consegna dei farmaci solitamente ritirati nelle farmacie ospedaliere. (IlPiacenza)

«A volte i pazienti vengono qui agitatissimi, irriconoscibili per noi che li conosciamo da tanti anni, articolano male le parole e sono in preda a stati di ansia, fanno domande in continuazione. È una routine forzata e dignitosa quella a cui si sono obbligati i clienti della farmacia di Nino Annetta a Villa Gordiani, nel quartiere Prenestino a Roma. (Il Messaggero)

Siamo già con gli organici ridotti al minimo, molti collaboratori e gli stessi farmacisti sono a casa ammalati, non abbiamo personale da dedicare a questa operatività». «Siamo dei sanitari anche noi — prosegue Raciti — e la farmacia è la prima linea a cui si rivolge la gente». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

“Alcune farmacie ospedaliere non hanno potuto usufruire di scorte adeguate, non solo per supportare in modo fattivo e tempestivo le improvvise carenze ne reparti afferenti, ma anche per proteggere lo stesso personale impiegato nelle Farmacie ospedaliere (farmacisti dirigenti, amministrativi, addetti alla movimentazione merci) – lamenta il sindacato -. (Il Caffè.tv)