Il manifesto di Sinner dopo Miami: vizi e virtù del predestinato

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Quando hai 19 anni, o vinci o impari

Sinner, il predestinato del tennis italiano. A Miami lo ha esibito con la bellezza e la disinvoltura di un tennis diverso dai Tre Grandi contro i quali Sinner e la sua generazione deve misurarsi.

Ed è quella che si attende riesca a riproporre anche Jannik Sinner, dotato di un gusto raro per la parola (anche in conferenza stampa) e un talento abnorme.

Certo, Sinner a 19 anni ha portato l’Italia di nuovo sui campi come decenni fa ormai, con entusiasmo e voglia di rinascita che gli ascolti televisivi dimostrano. (Virgilio Sport)

Su altri giornali

La partita tra Jannik Sinner e Hurkacz entra nella storia. A testimoniare la vertiginosa crescita del tennis italiano sono anche i dati degli ascolti televisivi rilasciati da Digital News. Sinner ha purtroppo perso la finale contro Hubert Hurkacz, ma siamo sicuri che partite come questa non faranno altro che spingere Jannik ancora oltre. (Tennis World Italia)

Dopo lo splendido torneo giocato a Miami ha fatto un balzo in classifica ed è vicinissimo alla top 20. Lì Sinner ha trovato un compagno di stanza che era un tifoso del Milan, si è lasciato coinvolgere e si è appassionato: "Il mio compagno di stanza era un milanista sfegatato, così mi sono appassionato e sono diventato anche io del Milan" (Sport Fanpage)

Come ricorda Riccardo, deve crescere solo in partite giocate ed esperienza, ma è già buon punto con tutti i match giocato in questi due anni nel circuito ATP. Questo non significa che tutto arriverà facilmente per Sinner, dovrà lavorare duramente e cercare di avere ancora meno punti deboli (Ubi Tennis)

All'atto finale del torneo di Miami ha perso contro un avversario alla sua portata, dopo aver impallinato grandi campioni nei turni precedenti. Jannik Sinner si lascia scappare la vittoria ne (La Verità)

Tempo di considerazioni per quanto riguarda Jannik Sinner. Dopo Wimbledon, poi, vedremo dove sarà e nel caso penseremo a Torino“, ha sottolineato Piatti (OA Sport)

Anzi, ci crede ancora e da poco tempo è emigrato negli Usa con l’obiettivo di coronare il sogno: stanziarsi stabilmente tra i professionisti della racchetta. Il valenzano Filippo Moroni, tennista di 20 anni tra i talenti più cristallini dello sport alessandrino, non ha però rimpianti per quello che poteva essere e finora non è stato. (La Stampa)