Strage di Bologna: in occasione del 40esimo anniversario celebrazioni nel rispetto delle normative anti-covid

San Marino Rtv INTERNO

Servono “piena verità e giustizia”; è la richiesta che oggi risuona nelle parole del Presidente della Repubblica Mattarella e delle massime istituzioni italiane.

Ancora oggi colpiscono nel profondo, le immagini di ciò che accadde quel 2 agosto.

Fra le vittime, quel giorno, anche un sammarinese: il 66enne Pietro Galassi, laureato in fisica e matematica, già preside a Viareggio.

L'orologio della stazione di Bologna segnava le 10.25 quando deflagrò un potentissimo ordigno occultato all'interno di una valigia abbandonata nella sala d'aspetto di seconda classe. (San Marino Rtv)

Su altre fonti

Poco dopo Carlo Alberto partì per Bologna: allora non c’erano i telefonini e per avere notizie immediate occorreva recarsi sul posto. Conoscere la verità è un diritto non soltanto di noi famigliari delle vittime, ma di tutto il Paese». (La Gazzetta di Modena)

In serata è prevista una manifestazione «negazionista» anche a Bologna. Neofascisti ed esponenti dell’ultradestra in genere, appartenenti al movimento skin, ultrà degli stadi: diverse componenti delle realtà dell’estremismo hanno dato la loro adesione alle contro-manifestazioni indette in diverse piazze d’Italia in occasione dei 40 anni della strage alla stazione di Bologna, costata la vita a 85 persone. (Corriere della Sera)

La più piccola si chiamava Angela Fresu, era un angioletto di 3 anni. Il più anziano si chiamava Antonio Montanari e di anni ne aveva 86: sei in più di Maria Idria Avati. (Corriere della Sera)

Gli italiani hanno assistito inermi ad attentati di ogni genere: omicidi di militanti politici, poliziotti, magistrati. Parte da qui lo speciale «Bologna, la storia di una strage» (Sky Tg24, disponibile on demand). (Corriere della Sera)

Dopo 40 anni di menzogne e stanchi della solita retorica, vogliamo che venga detta la verità. Tante domande, fatti evidenti, piste e ricostruzioni che non hanno mai avuto una risposta e un approfondimento. (Rietinvetrina)

Ovvero dagli apparati, spionistici e mediatici, che quelle stragi avevano organizzato e poi coperto.In teoria, la “guerra” tra questi due campi avrebbe dovuto essere assoluta e senza possibili compromessi. (L'AntiDiplomatico)