Legge di bilancio 2022 in Parlamento: ecco le novità

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Approdata in Parlamento la legge di Bilancio, i partiti stanno lavorando per capire quale sia la strada migliore.

Le novità che si intravedono nella Legge di Bilancio 2022 sono tante, dal Superbonus al 110%, al Sismabonus, dal bonus affitto per i giovani fino a 31 anni, al bonus facciate.

Senza dimenticare la proroga del bonus ristrutturazione e le novità su congedo parentale, Ape sociale, nuova Naspi, misure per le imprese, opzione donna. (MetaNews.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Dal ministero ancora nessuna simulazione con il crisma dell’ufficialità, per cui la stima dei risparmi, al momento, si basa sul diverso impatto delle aliquote. Il ministro dell’Economia Daniele Franco e i partiti di maggioranza hanno trovato la quadra. (Il Piccolo)

Il taglio delle tasse porterà a un alleggerimento per il famoso ceto medio di cui tutti parlano, vale a dire particolarmente per la fascia di reddito che va dai 15.000 e fino ai 50.000 euro. E non puoi certo rivedere in meglio i tuoi progetti per il futuro con un paio di punti in meno di tasse pagate (Investire Oggi)

Giudizio positivo quello di Confartigianato-Imprese Udine sull’accordo fra Governo e partiti di maggioranza a proposito dell’utilizzo degli 8 miliardi previsti dal disegno di legge di Bilancio 2022 a riduzione della pressione fiscale. (Udine Today)

Ma c’è un bonus che è atteso, per ovvie ragioni, più di qualunque altro sia già stato introdotto. Il bonus che rende più corpose le buste paga dei lavoratori è in dirittura d’arrivo: quanto guadagneremo in più ogni mese. (Il Veggente)

Da stime realizzate dai consulenti del lavoro, quanti dichiarano un reddito di 20mila euro si troverebbero a pagare circa 100 euro in meno di Irpef all’anno. Con un reddito pari a 40 mila euro il vantaggio dovrebbe arrivare a 620 euro quindi con 51 euro in più nella busta paga di ogni mese. (LettoQuotidiano)

Il primo annuncio di un accordo sulla riforma fiscale fatto ieri dai partiti della maggioranza che si sono riuniti al tavolo del ministero dell'Economia suona come una mezza rivoluzione: si passa da cinque a quattro aliquote, sparisce quella del 41% e quella del 38 si riduce al 35%, con l'intento di alleggerire il peso fiscale sui redditi medi (La Repubblica)