Mafia, boss Graviano: «Riuscii a concepire mio figlio al 41 bis grazie alla distrazione degli agenti»

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Il Messaggero INTERNO

Tremavo, tremavo», questo aveva raccontato Giuseppe Graviano al compagno di cella, non sapendo di essere intercettato in carcere dai magistrati del processo «Trattativa Stato-mafia».

A dirlo, collegato in videoconferenza, è Giuseppe Graviano.

Parole choc del boss mafioso Giuseppe Graviano.

«Non racconterò mai a nessuno come ho concepito mio figlio mentre ero al carcere duro, perché sono cose intime mie. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Berlusconi ha tradito anche Dell’Utri, ha danneggiato anche il signor Dell’Utri”, sostiene Giuseppe Graviano. Reggio Calabria - Seconda deposizione del capomafia di Brancaccio al processo ’ndrangheta stragista che per la prima volta nomina esplicitamente l’ex senatore. (Il Fatto Quotidiano)

Graviano ha anche detto che “Berlusconi ha tradito anche Dell’Utri, ha danneggiato anche il signor Dell’Utri”. Il boss Giuseppe Graviano ha fatto di nuovo il nome di Silvio Berlusconi al processo ‘Ndrangheta stragista, a Reggio Calabria. (Silenzi e Falsità)

Negli stessi termini ha risposto quando è stato chiesto di spiegare un altro passaggio in cui parlava di "B". E' normale che stiamo male al 41 bis ma io non piango e non faccio la vittima. (Antimafia Duemila)

«Ho approfittato di un attimo di distrazione degli agenti del Gom». «Sulla procedura di concepimento mi istruì «un ginecologo che non posso certo nominare», ha continuato Graviano il quale, comunque, ha evitato di rispondere sulle modalità utilizzate per concepire il figlio e alle domande del procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, che ha insistito per sapere di più sul metodo utilizzato, l’ex boss non ha inteso dare ulteriori chiarimenti. (La Sicilia)

Malgrado il sospetto che, con le sue risposte di oggi, Graviano tenti di sviare certi argomenti e di rispondere nella maniera più vaga possibile, una cosa sembra emergere chiaramente. Ma quel nome, quello di Silvio Berlusconi, sembra quasi tormentarlo e nelle sue confidenze a Umberto Adinolfi continua a saltare fuori più volte. (MeridioNews - Edizione Palermo)

Tremavo, tremavo”, questo aveva raccontato Graviano al compagno di cella, non sapendo di essere intercettato in carcere dai magistrati del processo “Trattativa Stato-mafia”. All’epoca, il boss e il fratello Filippo Graviano erano detenuti all’Ucciardone, per partecipare ad alcuni processi. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)