Ita. Ue: discontinuità con Alitalia, no rimborso aiuti di stato illegali

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Rai News ECONOMIA

Essa assumerà un numero notevolmente ridotto di personale proveniente dal mercato, Alitalia compresa, ma con un nuovo contratto di lavoro conforme alle condizioni del mercato.

E' in base a tali elementi che la Commissione 'ha concluso che Ita sarà una compagnia diversa da Alitalia e che vi è una discontinuità` economica tra Alitalia e Ita'

Infine, Ita pagherà un prezzo di mercato per le attività che acquisterà da Alitalia (direttamente o tramite gare d'appalto). (Rai News)

Se ne è parlato anche su altre testate

I 900 milioni per Alitalia erano aiuti di Stato? Roma, 11 set – Alitalia dovrà restituire aiuti di Stato per 900 milioni di euro. (Il Primato Nazionale)

economia. Il governo valuta l'uso degli ammortizzatori sociali per i lavoratori della vecchia compagnia a rischio licenziamento. (TG La7)

Tutti i lavoratori italiani sono colpiti da ciò che il governo Draghi e la UE vogliono fare all‘ Alitalia. Tutti i partiti che hanno governato sono colpevoli e la loro falsa solidarietà ai lavoratori Alitalia è un danno e una beffa. (L'AntiDiplomatico)

Ita parte senza brand e senza clienti. Innanzitutto, la nuova compagnia non potrà fregiarsi del brand Alitalia, a meno che non sia capace di aggiudicarselo all’asta. La Commissione europea ha preteso anche un ridimensionamento come condizione per evitare che Ita, Italia Trasporto Aereo, dovesse sobbarcarsi i debiti lasciati dalla vecchia compagnia. (EuropaToday)

La Commissione europea ha concluso che i due prestiti statali per un importo complessivo di 900 milioni di euro concessi dall’Italia ad Alitalia nel 2017 sono illegali ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato. (Ticinonews.ch)

“Il Mef si è attivato per avviare due tavoli di confronto distinti ma paralleli, presso Ita e presso il ministero del Lavoro, che si terranno a partire dai primi giorni della prossima settimana”. Su questo, la prossima settimana, attiveremo un tavolo presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. (Il Fatto Quotidiano)