Mercati: l’inflazione potrebbe farli inciampare

Fondionline.it ECONOMIA

Non si sa quando, né di che portata sarà l’eventuale caduta, ma sullo sfondo continua ad agitarsi questo ingombrante fantasma.

L’inflazione core Usa è sotto controllo, ma è un indicatore che si muove in ritardo rispetto ai prezzi al consumo generali.

Nel frattempo, qualche cosa si sta muovendo in senso ‘contrario’ alla chiave di lettura data finora dai mercati

La loro attenzione è rivolta soprattutto agli Stati Uniti, da dove dovrebbero arrivare le indicazioni per l’orientamento dei mercati globali. (Fondionline.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Su base mensile, il dato è sceso dello 0,2% I prezzi delle commodities più alti hanno portato i prezzi alla produzione a volare del 9% su base annua nel mese di maggio, al ritmo più forte dal 2008. (Yahoo Finanza)

Il dato supera anche le aspettative degli analisti che erano per un incremento dell'8,5%. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica buona parte dell'aumento è da imputarsi all'aumento dei prezzi delle materie prime. (ilmessaggero.it)

L’indice dei prezzi alla produzione cinese (PPI) è aumentato del 9,0%, ha dichiarato il National Bureau of Statistics (NBS) in una nota. Basti pensare che a maggio, i prezzi del greggio, del ferro e dei metalli non ferrosi sono aumentati ulteriormente, facendo salire i prezzi dei prodotti industriali in Cina. (InvestireOggi.it)

Una paura che tuttavia, in base a quanto emerge dal trend dei Treasuries, si è notevolmente smorzata rispetto a più di due mesi fa.Per l'indice dei prezzi al consumo di maggio, gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono un aumento del 4,7%, quindi superiore al +4,2% di aprile (Finanza.com)

Anche se vediamo che la forte domanda degli investitori per gli ETF sul settore dell’energia continuerà nel breve termine, in realtà preferiamo un altro settore delle materie prime, i materiali, per la loro esposizione all’attuale contesto reflazionistico. (FocusRisparmio)

A complicare questa politica è la resurrezione dell’inflazione. In Eurolandia sono saliti del 2% in maggio rispetto all’1,6% del (Corriere del Ticino)