No alla didattica nella scuola primaria fino al 30 giugno!

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Tecnica della Scuola INTERNO

Com’è possibile pensare di fare didattica e lezioni frontali a 20/25 bambini, seduti per 8 ore su una sedia, con 40 gradi all’ombra?

La scuola non è un centro estivo, non è un parcheggio e gli insegnanti non sono dei baby sitter!

Il Governo può spiegare all’opinione pubblica quale “tempo perso” dovrebbero recuperare i bambini e gli insegnanti della scuola primaria, che è sempre stata aperta e con le lezioni in presenza da settembre 2020?

Ora dovremmo recuperare le lezioni fino al 30 giugno?

Noi docenti ci stiamo già fino al 30 giugno a scuola per programmare l’anno scolastico successivo. (Tecnica della Scuola)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una proposta questa del Premier diretta in particolar modo alle scuole elementari che includerebbe oltre al prolungamento dei giorni di lezione anche dei campi scuola Questa l’ipotesi del nuovo Governo Draghi e uno dei punti centrali del nuovo esecutivo. (Notizie.it )

Ogni decisione, ha comunque sempre sottolineato Bianchi, verrà presa di concerto con le Regioni tra l'altro deputate a stabilire il calendario scolastico. L'ipotesi di prolungare le lezioni alle sole elementari non vede comunque contrari i sindacati dei presidi. (Trentino)

Non si capisce la fonte da dove sia stata presa, né chi l’abbia diramata, sta di fatto che si parla di una “ipotesi”, fra le tante che circolano (si presume dunque dalla parti del ministero), di allungare fino al 30 giugno l’apertura delle scuole della primaria. (Tecnica della Scuola)

"Il calendario scolastico è una competenza esclusiva delle regioni - ricorda Rusconi - la scuola può solo anticipare a settembre l'inizio delle lezioni per poter avere giorni da usare per i 'ponti'. Giusto tenere aperte le scuole elementari fino a fine giugno anche per recuperare eventuali gap: l'associazione nazionale presidi di Roma e Lazio sposa l'ipotesi di tenere aperte le scuole fino al 30/6 per i più piccoli. (l'Adige)

«In realtà la primaria è rimasta sempre aperta - ricorda la dirigente sindacale - e con le varianti che si stanno diffondendo, bisognerà ben valutare questa proposta e dovranno essere messi all’opera tutti i protocolli necessari. (La Sicilia)

L’ipotesi, già paventata negli scorsi mesi dall’ex ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, potrebbe essere impugnata anche dal suo successore Patrizio Bianchi, in base alle necessità. Il prossimo 16 giugno, infatti, è in programma l’inizio degli esami che dovrebbero svolgersi in presenza ma solo con una maxi prova orale (NewSicilia)