Concorsi pubblici e titoli di preferenza: quali sono e finalità. Analisi e lista completa

Lavoro e Diritti INTERNO

Titoli di preferenza nei concorsi pubblici: il D.P.R. n. 487 del 1994 come fonte di riferimento. Prima di soffermarci sui titoli di preferenza per vederli da vicino, non possiamo non rimarcare che oggigiorno la normativa principale di riferimento per i concorsi pubblici è il D.P.R. n.487 del 1994.

I titoli di preferenza subentrano dunque laddove vi sia una situazione di parità di merito e parità di titoli (ad es. (Lavoro e Diritti)

La notizia riportata su altri giornali

Il 70% degli 8.533 intervistati di 14 nazioni (dagli Usa all'Italia passando per Brasile, Cina, Germania e India) è più soddisfatto del proprio lavoro. La nuova mentalità deve partire dal management: «Fino a oggi i manager si preoccupavano della gestione dell'azienda, oggi invece devono preoccuparsi di più di come far “funzionare” l'individuo» (Corriere della Sera)

Lo smart working: un lavoro davvero agile. Il lavoro agile che viviamo da più di un anno quanto è agile o meglio quant’è davvero “smart”? Quindi, lunga vita allo smart working anche post Covid, purché “equilibrato” in ogni suo aspetto social-produttivo, in attesa di come evolverà de jure condendo l’impianto normativo, e auspicando anche da noi la lungimirante visione finlandese (Agenda Digitale)

L’improvvisa esplosione della pandemia ha portato la scorsa primavera milioni di dipendenti a collaborare da casa con le modalità del lavoro agile, in smart working se vogliamo usare un termine tanto in voga da qualche tempo. (Punto Informatico)

Già è previsto che anche per il concorso che sarà bandito a breve dall’Inps si procederà nella stessa maniera. Format che è stato già applicato per il concorso per l’assunzione di 2800 tecnici al sud con lo scopo di occuparsi della “progettazione e della spesa dei fondi previsti dalla politica di coesione dell’Ue”. (TraniLive)

Lavoro in famiglia. «L’analisi della distribuzione del tempo dedicato al lavoro familiare, nelle varie combinazioni di modalità di lavoro, illustra come le donne lavorino più ore in famiglia. (Il Messaggero)

In un lungo post su Facebook, Fabiana Dadone precisa che attualmente “lo smart working è vincolato a percentuali. Al centro della polemica le quote di utilizzo del lavoro agile nella pubblica amministrazione. (CorCom)