Unicredit: 'Mps non farà parte della nostra futura strategia'

TG La7 ECONOMIA

economia. Le parole dell'amministratore delegato dopo la rottura con la banca senese, perché, spiega: "I nostri parametri non sono stati rispettati, negoziazioni terminate". di Redazione Online. Unicredit non è più interessata all'acquisto di Mps: "Non farà parte della nostra futura strategia".

"Abbiamo avuto discussioni lunghe e dettagliate ma nonostante gli sforzi di entrambe le parti - ha spiegato Orcel - non abbiamo potuto raggiungere un accordo. (TG La7)

Se ne è parlato anche su altre testate

La finestra di opportunità per una possibile fusione fra Unicredit e alcune attività di Mps "si è chiusa, per il momento è chiusa". A dirlo è l'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, che in conference call con gli analisti finanziari ha parlato dello stop alle trattative con il Ministero dell'Economia per rilevare parti della banca senese. (Yahoo Finanza)

È chiaro che l'abortito accordo era tutto sbilanciato a favore di Orcel, A.D. Il fallimento della lunga trattativa è stato accolto da molti con soddisfazione, per non parlare di un tripudio di bandiere. (oksiena.it)

Ora la finestra e' chiusa, mi auguro che" il Mef "trovera' una soluzione" per il rilancio di B.Mps. Puntavamo a chiudere il deal velocemente, quello era uno degli obiettivi, per avviare le iniziative necessarie. (Italia Oggi)

Qualcuno dirà che le richieste di Orcel erano surreali: non solo neutralità di capitale ma addirittura accrescimento degli utili. Molti di noi commenterebbero che sono tutti buoni a fare Cristiano Ronaldo, quando la squadra avversaria neppure è in campo. (AgoraVox Italia)

Ora quella finestra si è chiusa, per il momento è chiusa”, dice Orcel, in conference call con gli analisti. Unicredit, ha continuato Orcel, “ha una quota di mercato dell’11% in Italia, la banca dimostra che in Italia facciamo profitti e che possiamo crescere con profitto. (Fortune Italia)

Apertura poco mossa per le borse europee, con l’attenzione degli operatori divisa tra il flusso di trimestrali in uscita e i timori di un rallentamento della ripresa economica, in attesa della riunione della Bce. (Il Cittadino on line)