Crescita, il Fondo monetario taglia le stime mondiali per il 2019: +3%

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Durante il 2018 la produzione di auto si è contratta dell’1,7%, mentre le vendite sono calate a livello mondiale del 3%.

Il Fmi del resto ha tagliato anche le stime di crescita di Germania e Francia e limato al ribasso quelle la Gran Bretagna per il 2019.

“Con il rallentamento sincronizzato e la ripresa incerta, le prospettive globali restano incerte”, ha commentato la capo economista del Fmi, Gita Gopinath. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Così rende noto il Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook secondo cui i previsti miglioramenti della domanda esterna sostengono il previsto consolidamento della crescita. La crescita nell’area dell’euro dovrebbe aumentare dall’1,2% nel 2019 all’1,3% nel 2020 (una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali) e all’1,4% nel 2021. (Finanzaonline.com)

Dopo il +0,2% del 2019, il Pil italiano è atteso crescere dello 0,5% nel 2020 e dello 0,7% nel 2021, ricorda il vice capo economista del Fmi, Gian Maria Filesi-Ferretti. Lo evidenzia il Fondo monetario internazionale che in occasione degli incontri di Davos, ha presentato un aggiornamento del World Economic Outlook. (QuiFinanza)

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L’Eurozona La Francia, secondo il Fondo, ha fatto molto meglio della Germania, con il Pil in rialzo dell’1,3% nel 2019 rispetto al +0,5% di Berlino. Una correzione al ribasso dello 0,1% per il 2019 e il 2020 e dello 0,2% per il 2021, soprattutto a causa del rallentamento dell’India. (Corriere della Sera)

Per garantire una risposta fiscale tempestiva se la crescita dovesse rallentare bruscamente, i paesi dovrebbero preparare in anticipo misure contingenti e rafforzare gli stabilizzatori automatici". Il World economic outlook ha lasciato invariate le stime per il 2020 e limato dello 0,1% quelle per il 2021. (Rai News)

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto le stime di crescita sia sull’economia mondiale che su quella italiana. Dati, questi, scesi di 0,1 punti percentuali rispetto alle precedenti stime 2019 e di 0,2 punti rispetto a quelle per il 2021. (Money.it)