Brics, ecco come Cina e India coccolano e finanziano la Russia

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A tal proposito al Forum Putin ha fatto notare che il totale delle riserve internazionali dei Paesi Brics ammonta circa al 35% delle riserve mondiali.

Fondi dei quali usufruirà anche la Russia di Vladimir Putin, che in questo contesto è totalmente al riparo da qualsiasi sanzione internazionale”.

Vero è infatti che, con l’eccezione del Brasile, i Brics non hanno condannato in sede Onu l’invasione russa dell’Ucraina

Se il 14° summit Brics è stato pensato per far uscire Putin dall’angolo in cui lo hanno messo le sanzioni occidentali, esso si chiude con un parziale successo. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Oltre a Xi, erano presenti anche l’indiano Narendra Modi, il brasiliano Jair Bolsonaro, il sudafricano Cyril Ramaphosa e il presidente russo Vladimir Putin. Ma tra i paesi Brics non mancano però i contrasti interni (Today.it)

La Nato ha già creato il caos in Europa e dovrebbe smetterla di rovinare l’Asia-Pacifico e il mondo”. Ha anche preso di mira le sanzioni occidentali, dicendo che tali sanzioni erano un’”arma a doppio taglio” che armava l’economia globale e avrebbe “danneggiato le persone del mondo”. (Imola Oggi)

In collegamento per l’incontro tra le potenze emergenti, oltre al presidente russo e quello cinese, presenti anche il presidente del Brasile, Bolsonaro, quello indiano Modi e del Sudafrica, Ramaphosa (Corriere TV)

Dico questo anche in considerazione del fatto che i russi proprietari del più ricco scrigno di materie prime esistente sulla terra (la Siberia) non considerano più l'Europa e gli USA come prima scelta nel commercio delle materie prime strategiche ma i paesi Brics. (L'AntiDiplomatico)

Anzi: già è tanto che riescano ad organizzare una valuta per scambi internazionali fra loro”. “I Brics sono un panel come il G7 e non rappresentano una sfida reale al dollaro. (L'HuffPost)

Pubblicità Pubblicità. In quest’ottica la Cina individua un pericolo nell’espansione delle alleanze militari e giudica dannose le sanzioni unilaterali definite un’arma a doppio taglio, assicurando che la Cina sosterrà gli interessi fondamentali di Mosca che riguardano la sicurezza e la sovranità. (la VOCE del TRENTINO)