T-Voice: Elezioni Usa dai social, il sentiment ci aiuta a capire il futuro dell’America

Wall Street Italia ESTERI

In questo modo è stato possibile ottenere una stima giornaliera del sentiment per ciascuno dei 51 Stati Americani.

Trend incerto in molti Stati.

Wall Street Italia, in collaborazione con T-Voice ha cercato di capire cosa pensano gli americani sull’esito delle prossime elezioni Usa presidenziali che si terranno il 3 novembre.

Tramite essi sono stati analizzati i tweet riguardanti le elezioni americane riferiti al mese di settembre con l’obiettivo di estrarre il sentiment dell’elettorato americano. (Wall Street Italia)

Su altri giornali

E cosa sa e capisce di quello che accade in Italia un’italiana che vive da più di 20 anni a Boston? I podcast sugli Usa e sulle elezioni presidenziali. Partiamo con le elezioni statunitensi e con i migliori podcast per farvi un'idea della situazione, tutti disponibili sulle app d'ascolto gratuite. (Corriere della Sera)

Molti media si affidano agli strumenti di conteggio della Ap e attendono il suo "verdetto" prima di fare i loro titoli. Questo perché negli Stati Uniti non esiste un'istituzione come il Viminale che dirama i dati ufficiali in tempo reale. (la Repubblica)

L'avvicinarsi delle attesissime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che si terranno il prossimo 3 novembre, ha registrato un record di early voting, ovvero di voti anticipati: oltre 71 milioni di cittadini hanno già espresso la loro preferenza. (Fanpage.it)

"Noi stimiamo che Joe Biden abbia già circa 290 voti elettorali, oltre i 270 necessari per diventare presidente, per vincere le elezioni Trump dovrebbe vincere tutti gli stati che consideriamo competitivi, tutti gli stati in bilico, per vincere Trump ci dovrebbe essere un altro grande enorme errore con sondaggi". (Yahoo Notizie)

Il 3 novembre 2020 Election Day: come si vota, le tappe del percorso - di Maria Serena Natale /CorriereTv. Conto alla rovescia per l’elezione del presidente degli Stati Uniti. (Corriere TV)

Mentre da un lato ci aspettiamo che la posizione sul commercio rimarrà quella attuale a prescindere dall’abitante della Casa Bianca, la differenza sarà soprattutto nel tono della retorica (belligerante o diplomatico). (Finanza Operativa)