Porto di Ancona in fiamme, distrutti camion e capannoni. In zona una centrale elettrica

AbruzzoLive INTERNO

Sono andati distrutti alcuni camion e le strutture dei capannoni interessati, dove potrebbero trovarsi solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici.

Nella zona ci sono una ditta che produce azoto liquido, una centrale elettrica, un impianto di metano.

Porto di Ancona in fiamme, distrutti camion e capannoni.

Un incendio di vaste proporzioni è divampato, per causa ancora in corso di accertamento, nel porto di Ancona. (AbruzzoLive)

La notizia riportata su altre testate

Cerchiamo di limitare gli spostamenti in attesa dei rilievi delle autorità sanitarie. Secondo le stime effettuate dai pompieri sul posto, l’area interessata dal rogo è di circa 40mila metri quadrati. (QDM Notizie)

Per molti infatti vi è il rischio crollo dovuto alle fiamme che hanno distrutto tetti e gran parte delle strutture. La visione dei video ripresi dalle telecamere serve dunque per non lasciare nulla al caso. (Cronache Maceratesi)

Al via lo svuotamento dell’ex Tubimar. Le analisi faranno luce sulla eventuale presenza di acido cianidrico nell’aria, (i risultati oggi) spiega il direttore generale di Arpam Marche, Giancarlo Marchetti, una eventualità che «ci preoccupa». (Centropagina)

I vigili del fuoco hanno spento gli ultimi focolai attivi. È proseguito per tutta la notte il lavoro dei 50 vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento del vasto incendio divampato nell'area portuale di Ancona (Vivere Ancona)

Il pm 1 ha avuto un picco la mattina dell’incendio e poi è andato via via abbassandosi. Entro domenica daremo i valori di quello che si è respirato dalle 4 della mattina dell’incendio. (il Resto del Carlino)

Lo stop alle scuole e ad altre attività è stato prolungato precauzionalmente ad Ancona anche per la giornata di oggi, quando arriveranno i risultati definitivi dei rilievi dell’Arpam. I danni. I danni materiali invece sono ingenti, sicuramente superiori ai 50 milioni di euro solo di conseguenze dirette. (Corriere Adriatico)