Terremoto Turchia, padre Monge “Dramma sfollati al gelo”

LaPresse INTERNO

La testimonianza del frate domenicano a LaPresse. “La protezione civile turca aggiorna ogni mezz’ora il tragico bollettino delle vittime.

“Chiese, moschee, diverse di un certo valore storico, sono ridotte in macerie.

Siamo ancora nella fase della ricerca disperata dei sopravvissuti, ma da stanotte inizierà anche il problema degli sfollati al gelo”.

Dopo le tragiche immagini della cattedrale latina di Iskenderun, ecco quelle della chiesa greco-ortodossa di Antakya, che ha perso completamente la facciata, oltre ad essere inagibile #terremototurchia” aveva in precedenza twittato il frate postando una foto dell’edificio crollato

Così Claudio Monge, frate domenicano responsabile in Turchia del Centro domenicano per il dialogo interreligioso e culturale, interpellato da LaPresse. (LaPresse)

Ne parlano anche altri media

"A Iskenderun la Cattedrale è crollata, l’Episcopio e tutti gli altri edifici della Curia vescovile non sono agibili. Il conto dei morti aumenta di minuto in minuto. (LA NAZIONE)

Sono arrivate le prime immagini dai satelliti europei del Copernicus Rapid Mapping che evidenziano i danni delle aree colpite dal violento terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Mappe preziose per supportare i soccorsi realizzate con le immagini raccolte da un'ampia gamma di satelliti europei, come i Sentinel del programma Copernicus, processate e analizzate dai tecnici di e-Geos, la società italiana che coordina servizio europeo Copernicus Rapid Mapping. (ilmessaggero.it)

L'associazione del capoluogo ha avviato "il pronto soccorso della solidarietà" (Cronache Maceratesi)

Con una conta che ha segnato nei gelidi numeri la scomparsa dalla terra 9.500 vite (secondo le ultime informazioni). Incalcolabile, lacerante, impietoso. (L'Eco di Bergamo)

“Il pronto soccorso della solidarietà" della Croce Verde di Macerata. Come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che nelle prime ore dllo scorso lunedì, 6 febbraio, ha devastato la Turchia e la Siria, (paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l’80 percento della popolazione vive in povertà) ha promosso una raccolta di offerte in denaro. (Picchio News)

Pertanto, domenica prossima 12 febbraio, VI domenica del tempo ordinario, in tutte le parrocchie e comunità della diocesi, nelle celebrazioni eucaristiche, verranno raccolte offerte per le popolazioni colpite, in particolare per quelle della martoriata Siria». (ilgazzettino.it)