«Ritrovate le prime prove genetiche del virus di Wuhan»

Avvenire SALUTE

Ricercatori a Wuhan - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Un nuovo tassello si aggiunge al puzzle sulla misteriosa origine del coronavirus.

La motivazione ufficiale, ribadita ieri anche dall’Nih, è che i ricercatori cinesi volevano aggiornare le informazioni e pubblicarle su un’altra banca dati.

La rimozione dei dati sul virus da cui è nata la pandemia è avvenuta a giugno 2020 per mano di un addetto dell’agenzia sanitaria nazionale degli Usa (Nih), a cui l’archivio fa capo, su richiesta di Pechino (Avvenire)

Ne parlano anche altri media

E' comunque importante scoprire l'origine del SarsCov2, conclude Palù: "se infatti c'è stato un animale che ha fatto da ospite intermedio, conoscendolo si puó intervenire e bloccare la diffusione del virus (Tiscali Notizie)

Inoltre, c’è chi fa notare che gli scienziati cinesi abbiano successivamente pubblicato le informazioni sul virus, scomparse dai database, solo in una forma differente Bloom ha recuperato i file cancellati dagli scienziati cinesi tramite Google Cloud, ricostruendo “sequenze parziali di 13 tra i primi virus epidemici”. (Virgilio Notizie)

Ma la cancellazione dal database Usa di queste sequenze cosa significa? "Che il virus partito da Wuhan non fosse quello originale si sapeva già da da tempo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Attraverso una operazione di rooting condotta su Google Clouds, una sorta di accesso privilegiato ai dati gestiti dal colosso di Mountain View, lo scienziato è riuscito a recuperare almeno parzialmente 13 delle 241 sequenze cancellate deliberatamente dal database. (Scienze Fanpage)

“Le prime sequenze riportate di Wuhan non sono le sequenze più simili al correlato Coronavirus del pipistrello Uno scienziato statunitense ha recuperato le sequenze del Covid che erano state cancellate. (News Mondo)

Il ricercatore, come si legge su Biorxiv e sul sito della rivista Science (qui l’articolo in inglese), ha recuperato i file cancellati da Google Cloud e ricostruito le sequenze parziali di 13 virus dei primi tempi dell’epidemia. (LA NOTIZIA)