Quando cenò con il gatto di Giorgio Bocca
Ma sono ovvietà.
Che sono onorato di essergli stato amico?
Indro Montanelli è stato una figura semplice e complessa al tempo stesso, anche per chi – come me – ha avuto l’opportunità di stargli vicino, in più occasioni, felici e meno felici.
Devo dire che è stato il più grande giornalista dell’ultimo secolo?
E allora cerco di ricordare il “mio” Montanelli attraverso alcuni aneddoti
La notizia riportata su altri media
Montanelli ha rincorso la storia d’Italia, e la storia ha rincorso Montanelli, in un vortice che ha portato il giornalista toscano a divenire una delle principali voci con cui il Novecento parla al presente; in una fase cruciale per i destini del nostro Paese, tale rincorsa reciproca non è stata esclusivamente metaforica. (Sport Mediaset)
Nell'articolo si parla di "un misurarsi tra due uomini, Giuseppe Conte e Mario Draghi, e tra due diverse visioni delle cose, del potere. Aperto, anzi "molto aperto a miglioramenti tecnici, ma non a stravolgimenti" della riforma, come ripeterà allo sfinimento in conferenza stampa. (LiberoQuotidiano.it)
Vent’ anni fa moriva il grande giornalista. Quest’ intervista è tratta dal programma “La storia d’ Italia di Indro Montanelli” realizzata alla fine degli anni Novanta. (Famiglia Cristiana)
“Il giornalismo di Indro Montanelli ha attraversato gran parte del Novecento – aggiunge il capo dello Stato-. La Repubblica vide intensificarsi il suo impegno di giornalista e di scrittore”. (Dire)
Tra gli aspetti più chiari che emergono dalla rilettura dei testi di Indro Montanelli, pubblicati nell’albo “Indro, il 900” presentato ieri sera a Fucecchio (Fi) dal direttore de il Fatto Quotidiano e autore dell’antologia Marco Travaglio, è la capacità di andare sempre controcorrente di Montanelli: “Appena ho annunciato che usciva questo libro sono stato alluvionato di commenti di giubilo e altrettanti di insulti, si continua a discutere di lui come fosse ancora vivo, è questa la più grande dimostrazione della sua grandezza”. (Il Fatto Quotidiano)
Vita inquieta di un anti-monumento” per Mondadori e Marco Travaglio con “Indro, il 900. Montanelli ebbe un feeling con la città e si sentì sempre accolto. (L'Arena)