Federauto: nel settore delle concessionarie a rischio 70.000 posti di lavoro

Il NordEst Quotidiano ECONOMIA

Le auto elettriche o ibride, sottolinea Federauto, costano dal 25 al 30% più delle versioni equivalenti con motore termico benzina o Diesel.

Secondo Federauto Confcommercio, la sezione che annovera le concessionarie di autoveicoli attive in Italia, per la transizione energetica nel settore dell’auto la sola offerta di prodotto non basta.

Secondo Federauto, nel prossimo futuro i prezzi delle auto subiranno una tensione al rialzo, che ostacolerà ulteriormente la transizione energetica nel settore. (Il NordEst Quotidiano)

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“A rischio ci sono 60/70.000 posti di lavoro” ha affermato Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, durante la conferenza stampa di fine anno della Federazione. “Ad oggi Federauto stima che l’impatto possa riguardare 60-70. (DealerLink)

"Una seria pianificazione di incentivi, coerente con gli obiettivi della transizione energetica, destinata a supportare lo svecchiamento del parco circolante, volta sia a vetture elettriche o ibride, sia ad auto nuove o usate euro 6. (Giornale di Sicilia)

Intanto Stellantis, il gruppo formato da Fca e Psa, entro il 2030 intende vendere online almeno il 25% delle sue vetture Per esempio riducendo i margini della rete di vendita, diminuendo il numero di showroom, e iniziando a vendere i veicoli online. (Panorama)

Federauto, Federazione Italiana Concessionari Auto, ha messo in guardia dagli sviluppi futuri tramite le parole di Adolfo De Stefani Cosentino: “La maggioranza delle case automobilistiche intende entrare nel mercato B2C, rivolgendosi al cliente finale attraverso la vendita online. (Carblogitalia)

Il campanello d’allarme suona forte ed è Federauto ad averlo attivato, l’associazione di categoria che riunisce concessionari italiani e che sta provando a porre l’accento sul futuro dei dealer e dei rischi che si correranno con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla distribuzione che attualmente è in fase di discussione e che sarà approvato nel 2022. (FormulaPassion.it)

L’ingresso diretto dei costruttori sul mercato della distribuzione avrà infatti ripercussioni pesanti sulla forza lavoro, si parla di 70 mila posti a rischio. Ciò comporterà un incremento dei prezzi, con una conseguente spinta inflattiva e una riduzione del livello di servizio, il tutto a danno del consumatore“, spiega il presidente De Stefani Cosentino. (Fleet Magazine)