La guerra di emendamenti sulla riforma Cartabia

ilGiornale.it INTERNO

Alla Camera, in commissione Giustizia, Forza Italia ha già chiesto un allargamento del perimetro di esame della riforma.

Durante la seduta di ieri sono state comunicate le inammissibilità - una cinquantina - riferite agli emendamenti depositati al testo e ai «sub» presentati alle proposte della ministra Marta Cartabia.

Forza Italia, con i suoi rappresentanti in Commissione Giustizia, prepara una offensiva su alcuni fronti. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

Tempo di lettura 4 Minuti. SIAMO ancora bloccati sulla riforma Cartabia, ma qualche passo avanti sembra delinearsi. Speriamo che gli altri partiti lo capiscano e non si mettano a fare barricate inutili che indebolirebbero la nostra già non facile situazione. (Quotidiano del Sud)

Capisco l’obiezione: c’è una legge dello Stato che stabilisce che il Csm ha questo diritto e questa competenza. Piero Sansonetti Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore (Il Riformista)

Con la riforma, invece, si arriva a un paradosso: un reato con una prescrizione di 15 anni può diventare improcedibile quando mancano, magari, ancora sette od otto anni alla sua estinzione. L’improcedibilità prevista dalla riforma Cartabia “è illogica, perché non si può imporre la stessa durata a un processo semplice e a uno complicatissimo”. (Il Fatto Quotidiano)

“Il fatto che la ministra abbia chiesto ieri il parere su tutta la riforma del processo penale non avrebbe impedito -continua – che la parte del parere già preparata venisse licenziata Cartabia ha portato gli emendamenti alla riforma della giustizia penale in Consiglio dei ministri l’8 luglio, per poi depositarli in commissione giustizia alla Camera il 14. (Il Fatto Quotidiano)

’ESCAMOTAGE DI CARTABIA PER SFUGGIRE AL CSM. L’effetto è ritardare il giudizio del Csm sulla riforma: la discussione non potrà avvenire prima di fine di luglio o inizio agosto. (Il Fatto Quotidiano)

La ragionevole durata del processo evita le prescrizioni, la ragionevole durata del processo è una garanzia dei diritti voluta dalla Costituzione". Roma, 22 luglio 2021 Il tema è difficile, ma tanto difficile quanto ineludibile. (Corriere TV)