Credit Suisse si è liberata di tutti bond Evergrande un anno fa | WSI

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Credit Suisse, un tempo il principale sottoscrittore internazionale di obbligazioni Evergrande, ha venduto la sua intera esposizione a fine 2020: lo affermano alcune fonti riservate al Financial Times.

Anche se la dismissione ha messo al riparo la banca svizzera dalle ripercussioni di un eventuale default dello sviluppatore immobiliare cinese, l’aver puntato su una società così rischiosa potrebbe gettare nuove ombre su Credit Suisse – che già si era scottata con Greensill e Archegos. (Wall Street Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Zhongliang Holdings Group, che ha sede a Shanghai, ha annunciato di aver preventivamente versato tutti i fondi necessari per riscattare un’obbligazione offshore da 320,2 milioni di dollari in scadenza domenica. (Gazzetta del Sud)

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La scadenza è passata senza una parola, senza alcuna indicazione che fosse avvenuto un rimborso attentamente monitorato, quindi gli investitori hanno fatto quello che avevano fatto per mesi al gigante immobiliare cinese tormentato dal debito e poche soluzioni: hanno venduto. (Amantea online)

Tutte queste decisioni hanno avuto un impatto negativo sui prezzi delle azioni in vari settori dell’economia cinese (aziende private operanti nel settore dell’educazione, casinò di Macao), ma soprattutto le grandi aziende tecnologiche. (Startmag Web magazine)

Xi Jinping dovrà domare le conseguenze della crisi anche sul piano sociale per non indebolirsi, scrive in un’analisi il settimanale «Evergrande ha lanciato 778 progetti immobiliari in 223 città — scrivono de Bortoli e Rosa —. (Corriere della Sera)

Onorata, dopo aver «risolto» per via negoziale la questione, la cedola da 35,9 milioni di dollari sul bond domestico in yuan, sempre maturata giovedì, l’incertezza sul rischio default è tornata ad affacciarsi con forza. (Corriere del Ticino)