Suicidio assistito, primo via libera in Italia

Il Sole 24 ORE INTERNO

Possibilità aperta dalla Consulta con la sentenza sul caso di Dj Fabo.

Si tratta di un camionista di Pesaro diventato tetraplegico dopo un grave incidente: aveva chiesto da oltre un anno all’azienda ospedaliera delle Marche che fossero verificate le sue condizioni di salute per poter accedere a un farmaco letale per porre fine alle sue sofferenze.

Dopo aver letto il parere, ha commentato: «Mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni»

Adesso l’uomo ha ottenuto il via libera dal Comitato Etico, dopo una lunga battaglia nella quale è stato affiancato dall’associazione Coscioni. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

“Suicidio assistito, primo via libera ad un malato italiano”, così titolano le testate che si occupano della vicenda di “Mario”, dopo il parere rilasciato dal Comitato etico regionale delle Marche. La versione integrale del parere non autorizza questa conclusione, intanto perché, nella confusione normativa attuale, se un qualsiasi Comitato etico avesse autorizzato un suicidio assistito avrebbe violato la legge, poiché sarebbe andato oltre le competenze che le varie disposizioni gli riconoscono. (Tempi.it)

Il camionista pesarese di 43 anni, tetraplegico da circa 10, a seguito di un tremendo incidente stradale, sarà il primo caso in Italia. Dopo una lunga battaglia legale con l'azienda ospedaliera delle Marche, è arrivato il parere favorevole del Comitato Etico, che ha ritenuto sussistenti i requisiti per accedere al cosiddetto "suicidio assistito". (La voce di Rovigo)

Una giornata storica per tutti i malati che hanno scelto di morire tramite il suicidio assistito. Per la prima volta il comitato etico ha dato parere positivo alla richiesta di Mario, il nome è di fantasia, paziente tetraplegico marchigiano, che ha scelto di morire senza dover andare in Svizzera, dove il suicidio assistito è consentito. (SavonaNews.it)

In queste situazioni con il rifiuto delle cure,anche quelle palliative, sempre legittimo, si giungerebbe alla morte con sofferenze per tempi non brevi. La sentenza della Corte è auto applicativa, ha integrato la disciplina normativa che è già operante, ed indica il quadro giuridico nel quale ci si può e deve muovere, e che il Parlamento può precisare (Il Sole 24 ORE)

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Dopo aver smosso l’Azienda Sanitaria locale che si rifiutava di avviare l’iter, ora è stata la volta del Comitato Etico Sono queste le parole di Mario, rese note dall’Associazione Coscioni, dopo aver letto il parere del Comitato etico. (Stretto web)