Cuba, Díaz-Canel nuovo segretario del Partito comunista. Con Raúl, via tutta la vecchia guardia castrista

la Repubblica ESTERI

Si compie così l’ultimo gesto di una svolta che proietta l’isola in un futuro ancora pieno di incertezze ma anche di speranze.

Con il pugno alzato sorretto da Raúl Castro, il presidente Miguel Diáz-Canel prende le redini di Cuba e viene nominato primo segretario del Partito Comunista.

Cuba vive un momento di durissima crisi economica, con lunghe file davanti ai negozi per i beni di prima necessità e il razionamento deciso dal governo per fronteggiare la grave penuria di prodotti alimentari

(la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Il ritiro dalla scena politica di Raul Castro rende la figura del presidente Miguel Diaz-Canel sempre più centrale nella politica cubana. Ma le difficoltà che l'isola si trova ad affrontare sono molte. (La Verità)

Diaz-Canel è presidente di Cuba dal 10 ottobre 2019 Lo rende noto il partito comunista del Paese. (AGI - Agenzia Italia)

Castro ha dichiarato di avere la «soddisfazione di affidare la guida del Paese a un gruppo di leader preparati, rafforzati da decenni di esperienza nel passaggio dalla base alle alte responsabilità, impegnati nell'etica della rivoluzione, identificati con la. (Il Mattino)

Uscito Raúl, al vertice del Pc, partito único e «forza dirigente» del paese, non vi è alcun rappresentante della famiglia Castro. Anche gli altri leader «storici», Machado Ventura, il comandante Valdés, il generale Cintra Frías, tutti ultraottantenni, lasciano l’Ufficio político e vanno in pensione (Il Manifesto)

Finisce così la dinastia dei Castro a Cuba. L’avvicendamento, benché segni la fine di un’epoca iniziata nel 1959, in realtà non dovrebbe costituire uno strappo particolare per la politica cubana, poiché Díaz-Canel è considerato un fedele castrista e un prosecutore dei sistemi e dell’ideologia che hanno guidato Cuba dagli anni ‘50 ad oggi (Business Insider Italia)

E, per questo, Cuba continua a rappresentare un sonoro schiaffo, sferrato nel grande Novecento, che brucia ancora all’imperialismo. La “pace mondiale” sarebbe stata impostata in base a leggi redatte dalle Nazioni Unite e dettate dal Consiglio di Sicurezza. (L'AntiDiplomatico)