Calenda manda a monte l’alleanza: così il centro senza ideologia offrirà l’assist perfetto

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ciò anche alla luce della probabile vittoria delle destre colla conseguente formazione di un governo Meloni col ritorno di Salvini al ministero dell’Interno.

Tale alternativa dovrà comportare anzitutto il disallineamento strategico dell’Italia dall’Occidente, disallineamento che costituisce oggi l’unica indispensabile garanzia del progresso e della stessa sopravvivenza

Ma la storia ha la testa dura e prima o poi emergerà l’alternativa all’agenda della guerra e della miseria. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Del resto +Europa ha deciso di rispettare il patto firmato con il Pd rompendo la federazione con Azione. La rottura del patto elettorale con il Pd decisa da Carlo Calenda riapre, almeno sulla carta, la partita nei collegi uninominali del Senato e della Camera di Torino e della prima cintura. (La Stampa)

Letta da solo si può digerire meglio a sinistra Luciana Castellina incassa con soddisfazione la dipartita politica di Carlo Calenda auto-escluso dalla coalizione con il Partito democratico. (Il Fatto Quotidiano)

«Erano altri tempi, difficile un paragone. Valentino Castellani, che ha governato Torino all’inizio degli anni ‘90, eletto con la nuova legge maggioritaria, poggiando su una coalizione formato Ulivo ante-litteram , in questi giorni di agosto segue le vicende politiche da Torino e si dice stupito dello strappo di Calenda (La Repubblica)

Entrano Sinistra italiana e Di Maio e allora esce Calenda ma non la Bonino Una recente simulazione di YouTrend illustrava giorni fa proprio questo scenario: il Pd senza Azione e +Europa avrebbe perso 16 seggi negli uninominali. (ilGiornale.it)

C'è infatti anche la possibilità che questa percentuale aumenti arrivando al 10%". Senz'altro lo scioglimento dell'accordo con il Pd potrebbe far perdere qualcosa dell'elettorato moderato per circa due punti percentuali al centrodestra, anche se rimarrà vincente" (La Sicilia)

Ma il loro esito appare largamente scritto. La decisione di Carlo Calenda di correre da solo, con il "suo" partito, Azione, non rafforza questa pre-visione (la Repubblica)