Chip nel cervello, primi test in 6 mesi: il piano di Neuralink

CorCom ECONOMIA

Una moneta nel cervello. Non è una macabra idea ma la frontiera che si appresta ad esplorare Neuralink, società guidata da Elon Musk: è infatti grande come una moneta il prototipo di chip, contenente un impianto cerebrale informatico, che Neuralink vuole impiantare entro sei mesi in un cervello umano, allo scopo di trasmettere informazioni cerebrali con un’interfaccia computerizzata, così da indagare su alcune patologie e migliorare la ricerca medico scientifica per l’individuazione di cure. (CorCom)

Se ne è parlato anche su altri media

Neuralink è l’azienda di tecnologia sanitaria di proprietà di Elon Musk, che ha condiviso gli aggiornamenti della sua tecnologia di impianto cerebrale durante un evento pubblico. Durante la presentazione proprio Musk ha sottolineato che due delle applicazioni dell’azienda mireranno a ripristinare la vista anche per le persone nate cieche, e una terza applicazione si concentrerà sulla corteccia motoria, ripristinando “la funzionalità di tutto il corpo” per le persone con il midollo spinale reciso. (Wall Street Italia)

Elon Musk continua a far parlare di sé, ma questa volta non a causa di Tesla, Twitter o SpaceX, ma riguardo alcune sue recenti dichiarazioni su Neuralink, l’azienda da lui creata nel 2016, che si occupa di tecnologia sanitaria. (Finanzaonline.com)

Gli esperimenti di Neuralink. La presidente del Cnr Carrozza: «Oltre l’uso clinico come controllare un computer? Troppo presto» Di Massimo Sideri (Corriere della Sera)

Nel racconto del nuovo testamento secondo gli evangelisti Dio si fa uomo e compie miracoli: restituisce la vista, guarisce dalla paralisi, richiama alla vita con la resurrezione. (la Repubblica)

Se da una parte il patron di Tesla ha dimostrato, di recente con il tir Semi e in passato con i razzi riutilizzabili Falcon di SpaceX, di presentarsi all’appuntamento con parecchia sostanza in mano, i tempi di sviluppo (e come potrebbe essere altrimenti?) sono andati spesso molto per le lunghe. (Esquire Italia)

“Ipoteticamente potrei avere un dispositivo Neuralink impiantato proprio in questo momento e nessuno lo saprebbe“, ha dichiarato il proprietario di Twitter, CEO di Tesla e fondatore di SpaceX. Il Neuralink pronto per i primi test (Player.it)